Caltagirone, accoltella convivente colto da un raptus, poi si consegna
È successo questa notte a Caltagirone in provincia di Catania. Un 53nne, Salvatore Pirronello, ha accoltellato la convivente, Patrizia Formica, di 47, e poi si è costituito nella caserma dei carabinieri confessando il delitto.
Non è ancora chiaro il movente, lui avrebbe detto di essere stato colto da un raptus omicida. Il delitto è avvenuto nella loro casa in zona popolosa della città dove vivevano da soli.
Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, il delitto sarebbe maturato dopo giorni di litigi. Entrambi separati, convivevano da poco. Hanno avuto due figli ciascuno, che abitano con i rispettivi ex coniugi.
Alla base del litigio, notizia al vaglio degli investigatori, pare ci fosse un contrasto legato al fatto che Pirronello voleva interrompere la relazione con la compagna, una storia nata un paio di mesi fa e solo da poco trasformata in convivenza.
La scena del delitto
Quattro colpi di coltello mentre dormiva nel loro letto matrimoniale. Sarebbe questa la dinamica che emerge dalle indagini dei carabinieri sull’omicidio. Sembra che la donna abbia provato a scappare.
L’ultimo post
L’ultimo post pubblicato nella tarda serata di ieri, prima di essere uccisa nella notte dal suo convivente, è una foto di loro due, abbracciati, in compagnia di altre due coppie e la scritta: «Noi insieme appassionatamente».
Nulla faceva presagire quanto accaduto. Nella notte la tragedia. L’uomo che accoltella la donna e poi si va a costituire.
I precedenti
Salvatore Pirronello fu protagonista oltre trent’anni fa, il 30 dicembre del 1981, di una rapina finita nel sangue. Assieme a tre complici assaltò un autobus di linea Catania-Palermo. Un colpo feroce, culminato nell’uccisione dell’autista del bus, Giuseppe Savarino, e l’ex presidente dell’amministrazione provinciale, l’avvocato Enzo Auteri. Pirronello, che non era ancora maggiorenne, fu giudicato dal tribunale per i minorenni e condannato per rapina.