Il Cammino di Santiago, un percorso all’insegna della spiritualità

Il Cammino di Santiago, un percorso all’insegna della spiritualità

Un’esperienza all’insegna della spiritualità, un cammino che diventa un espiazione. Insomma un’esperienza da fare assolutamente. Il Cammino di Santiago de Compostela è il cammino per eccellenza. Un’esperienza da fare una volta vita, anche a detta degli oltre 200.000 pellegrini che giungono ogni anno alla meta. È una delle vie di peregrinazione più importanti della storia, tanto che la città è considerata la terza città santa per la cristianità dopo Gerusalemme e Roma.

È una rotta percorsa ininterrottamente fin dal primo terzo del IX° sec., epoca a cui risale la declamazione della scoperta della tomba di San Giacomo il Maggiore, uno tra i più intimi degli apostoli di Gesù. In seguito all’apparizione di una stella su un campo presso un colle chiamato Libredòn, venne indicato, ad un pio eremita del tempo, il luogo dove giacevano le reliquie del santo. Da tutto ciò deriva il nome della città: Santiago (contrattura iberica di San Giacomo) de Compostela (del campus stellae) a ricordo di quella stella che, come la cometa guidò i Magi a Betlemme, indico a Pelayo (l’eremita) il luogo del sepolcro.

Per percorrere a piedi l’intero Cammino di Santiago, dai Pirenei fino alla Galizia (regione all’estremo Nord-Ovest della Spagna dove si trova la città dell’apostolo) occorre mediamente un mese. Naturalmente ognuno ha i propri ritmi: non è un’impresa sportiva, per godere e arricchirsi di un’esperienza così unica occorre trovare il proprio ritmo biologico e spirituale.

Le regioni attraversate dalla rotta compostelana sono: Navarra (e l’Aragona per chi entrasse in Spagna dal passo del Somport invece che da Roncisvalle), La Rioja, Castiglia-Leòn con i suoi immensi mesetas (altopiani stepposi), Galizia. I luoghi più suggestivi sono tanti, ma alcuni sono particolarmente evocativi in quanto legati a leggende o a miracoli lì avvenuti; Roncisvalle (legato alle gesta dei paladini di Orlando (o Rolando), Santo Domingo de la Calzada, con l’unica cattedrale al mondo ad avere al suo interno una gabbia con due galline vive, San Juan de Ortega, antico monastero sperduto in un querceto a mille metri di quota, O Cebreiro, luogo fatato e misterioso a 1300 metri di altitudine sulla cordigliera galaico-cantabrica, porta d’ingresso della Galizia, legato ad un miracolo eucaristico (tipo Bolsena). Ovviamente tutte le città e i borghi attraversati dal cammino, hanno una ricchezza artistica e culturale immensa, le principali e capoluoghi sono: Pamplona, Logrono, Burgos, Leòn, Astorga.

Da portare sono consigliati: delle ottime scarpe da trekking in goretex (non gomma, si aumenta il rischio di vesciche), possibilmente non nuove di zecca, un sacco a pelo da mezza stagione (le notti sono spesso, anche in estate molto fresche), una cerata impermeabile che copra completamente (zaino compreso) il pellegrino in caso di pioggia. Come abbigliamento, il meno possibile, senza rinunciare a una felpa o a un Pile.

Percorrere il Cammino di Santiago, tra donativi per i rifugi, mangiare e necessità che possono occorrere può costare tra i 650 e i 900 euro. Molto dipende dallo stile di vita che si sceglie durante il cammino, chi è felice di privarsi di ogni cosa superflua può contenere la spesa di molto.

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