Cannabis legale California, dopo l’uso terapeutico quello ricreativo
Cannabis legale California, concesso anche l’uso ricreativo. Nel 1996 la California fu il primo stato a legalizzare la marijuana per uso medico, oggi è il più grande stato Usa a permetterne l’utilizzo per fini ricreativi e non terapeutici.
La decisione e la normativa ad essa collegata derivano dallo stesso referendum che si è svolto in contemporanea alle elezioni presidenziali che hanno visto trionfare Donald Trump.
Cannabis legale: 28 grammi e sei piante
Qualunque individuo di maggiore età, che come ricordiamo in America si raggiunge col compiere dei 21 anni, potrà possedere fino a 28 grammi e avrà la possibilità di coltivare sei piante all’interno della propria abitazione.
A favore dei più conservatori, ci saranno però delle restrizioni:
- Per venderla sarà necessaria una licenza statale
- Non sarà possibile consumarla in pubblico o durante la guida
- Non potrà essere venduta o consumata a meno di 200 metri dalle scuole
- Saranno vietate le vendite dalle 22 alle 6 del mattino
Le stime annunciano che le entrate fiscali, unicamente in riferimento alla California, ammonteranno a circa un miliardo di dollari, con una tassazione di circa il 45% smistata tra le imposte locali e quelle statali.
Il 2020 prevede invece un fatturato stimato di sette miliardi di dollari, all’interno nei 90 negozi già aperti e attivi, dotati di licenza come previsto dalla normativa.
Gli stati Usa che hanno già legalizzato la cannabis sono sei: Colorado, Oregon, Washington, Alaska, Nevada e California. Un americano su cinque avrà la possibilità di acquistare la marijuana liberamente e legalmente.
Cannabis legale: per le autorità è ancora fuori legge
Nonostante il fenomeno si stia espandendo le autorità federali continuano a classificare la sostanza come una tra quelle illegali, che sia per fini terapeutici o medici.
Donald Trump e la sua amministrazione si schierano a favore dei proibizionisti, generando uno scontro politico tra le due posizioni.
C’è chi non appoggia l’apertura verso la legalizzazione, credendo che il mercato nero continuerà a crescere, visto anche il numero non elevato di negozi attivi.
Il rischio di un consumo eccessivo è dietro l’angolo, specie tra le fasce più giovani e i guidatori.
Resta solo da raccomandare prudenza e moderazione.