Carbonara in lattina a 2,5 euro: innovazione o tradimento della ricetta tradizionale? Scopri quanto costa realizzarla in casa o gustarla al ristorante

Carbonara in lattina a 2,5 euro: innovazione o tradimento della ricetta tradizionale? Scopri quanto costa realizzarla in casa o gustarla al ristorante

La carbonara in lattina, creata da Heinz per la Generazione Z, offre un pasto veloce e economico che richiama alla tradizione. Con un prezzo medio di 8 euro a Roma, prepararla a casa costa circa 3 euro a persona. In Inghilterra ha avuto successo, ma in Italia ha suscitato critiche feroci da parte di chef rinomati. Secondo loro, si tratta di una vera e propria “bastardizzazione” della cucina italiana. La carbonara in lattina arriverà presto nel Regno Unito a un costo di 2,5 euro e sarà disponibile nei supermercati.

La carbonara in lattina: il piatto del futuro o una bastardizzazione della tradizione?

La carbonara in lattina è stata proposta come il piatto del futuro per la Generazione Z da Heinz, offrendo un pasto veloce e semplice che richiama i sapori della tradizione. Questa soluzione potrebbe essere anche economica, considerando i costi elevati per la carbonara nei ristoranti in tutto il mondo. Il prodotto sarà presto disponibile nel Regno Unito, nei supermercati, al costo di 2,5 euro.

La decisione di lanciare questo prodotto innovativo è stata motivata dal fatto che il prezzo della carbonara nei ristoranti è notevolmente aumentato nel tempo. In Italia, soprattutto a Roma, un piatto di carbonara può arrivare a costare circa 8 euro, con variazioni a seconda del tipo di locale e della zona. Prepararla per una cena tra amici o in famiglia ha un costo stimato di circa 3 euro a persona, considerando gli ingredienti necessari.

Se la carbonara in lattina ha avuto successo in Inghilterra, in Italia ha suscitato molte critiche. Chef rinomati come Gianfranco Vissani e Cristina Bowerman hanno espresso disapprovazione, definendola una “bastardizzazione della nostra cucina”. Le polemiche riguardano il rispetto della tradizione culinaria italiana e l’importanza di preservarla nel tempo.

Le opinioni contrastanti riflettono il dibattito in corso sulla modernizzazione della cucina tradizionale e sull’importanza di mantenere viva la cultura culinaria italiana. La discussione su come innovare senza compromettere l’autenticità dei piatti tipici è aperta e coinvolge sia esperti del settore che appassionati di gastronomia.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Settembre 2024, 08:45

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La controversa introduzione della carbonara in lattina nel Regno Unito e in Italia

La carbonara in lattina sarà il piatto del futuro, ideato per la Generazione Z dall’azienda Heinz. L’idea degli esperti è quella di un pasto veloce e semplice che possa rimandare al gusto della tradizione. Inoltre, potrebbe essere una soluzione economica visti i costi eccessivi raggiunti per la pietanza nei ristoranti in giro per il mondo. L’azienda Heinz ha lavorato al nuovo prodotto che presto arriverà nel Regno Unito e sarà disponibile in tutti i supermercati ad un costo di 2,5 euro.

Il motivo che li ha spinti a compiere un passo del genere e mettere in atto un cambiamento così radicale sta nel fatto che un piatto di carbonara a ristorante costa molto di più rispetto al passato. In Italia –e in particolare a Roma– il prezzo di una carbonara è di circa 8 euro. Il prezzo varia a seconda del tipo di locale in cui si mangia e la zona. Infatti, in alcuni posti si aggira tra i 10 e i 15 euro.

Qualora si volesse preparare per una cena in famiglia o tra amici, il costo a persona è di circa 3 euro in quanto c’è da considerare la spesa degli ingredienti che consiste in: una confezione di pasta, 500 grammi, 0,85 euro; le uova, 6 pezzi al prezzo di 2,5 euro; il guanciale, 150 grammi circa 4 euro; 150 grammi di pecorino a 3 euro e una confezione di pepe nero a 2,3 euro.

Se in Inghilterra la carbonara in lattina ha avuto un successo immediato, in Italia il risultato è stato completamente diverso. Tante le critiche al riguardo, tra cui quella del cuoco Gianfranco Vissani che all’Adnkronos ha riferito: «Li manderei a quel Paese. Con queste proposte stanno distruggendo la cultura italiana e la nostra cucina. Si dovrebbero vergognare. Provano a fare innovazioni fini a se stesse. Non c’è niente che rappresenti l’Italia oltre il nome». La chef Cristina Bowerman, stella Michelin al Glass Hostaria di Roma, ha aggiunto: «Una bastardizzazione della nostra cucina». FOTO: SHUTTERSTOCK MUSICA: PROJECT A_KORBEN

LEGGI ANCHE: — Pasta alla Amatriciana, il trucco per il soffritto che in pochi sanno

Non perderti tutte le notizie della categoria risparmio su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *