Carlo Dapporto racconta: “Gli assomiglio tanto a mio figlio Massimo, anche come carattere”

Carlo Dapporto racconta: “Gli assomiglio tanto a mio figlio Massimo, anche come carattere”

Massimo Dapporto ha seguito le orme del padre Carlo Dapporto, un grande attore di teatro scomparso nel 1989. Carlo era noto per opere come “Che succede a Copa Cabana”, “Riviera follies” e “Chicchiricchì”. L’attore Massimo ha rivelato di dovere la sua passione per la recitazione esclusivamente al padre, che gli ha trasmesso fin dalla sua infanzia. A soli 6 anni ha iniziato a imitare il padre, partecipando a spettacoli con altri bambini.

Il rapporto tra Massimo e suo padre era particolare, poiché aveva un attore di successo nella famiglia. Massimo si considerava un sottoprodotto del talento di suo padre, ammettendo di assomigliargli molto, sia fisicamente che caratterialmente. Ha raccontato durante un’intervista di guardarsi allo specchio e quasi vedere suo padre riflesso in sé, tanto da salutarlo mentalmente.

Massimo Dapporto ha confessato di sentire molto la mancanza del padre, soprattutto come amico. Questo sentimento è emerso negli ultimi anni, facendogli capire quanto importante fosse il legame che li univa. Durante la trasmissione Uno mattina Estate, ha evidenziato come il suo rapporto con suo padre fosse speciale e intenso, lasciando trasparire la profonda tristezza per la sua scomparsa.

Ha condiviso un aneddoto curioso riguardante suo padre e l’attore Walter Chiari, che spesso faceva arrabbiare Carlo perché Massimo rideva solo con lui. Una volta, Chiari prese una barzelletta di Carlo, il che non fece altro che infastidirlo. In seguito, Chiari mandò un bell’orologio a Carlo come segno di pace, gesto che Massimo ricorda ancora con affetto.

Questi ricordi e aneddoti mostrano quanto fosse profondo il legame tra Massimo Dapporto e suo padre Carlo, un legame che sembra essere rimasto forte anche dopo la scomparsa del genitore. La passione per la recitazione che entrambi condividono sembra essere un legame indissolubile che continua a unirli, nonostante la separazione fisica. La memoria di Carlo Dapporto vive attraverso le parole e le emozioni di suo figlio Massimo, che continua a portare avanti il loro retaggio artistico e sentimentale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *