Caschi blu uccisi in Congo, è strage 14 morti e almeno 40 i feriti

Caschi blu uccisi in Congo, è strage 14 morti e almeno 40 i feriti

Caschi blu uccisi in Congo. Sono almeno 14 i Caschi blu rimasti uccisi in un attacco avvenuto ieri sera, giovedì, in Congo, i feriti sarebbero almeno 40. Lo hanno reso noto le Nazioni Unite.

Caschi blu uccisi in Congo: la missione più grande del mondo

L’attacco avvenuto ieri nell’est della Repubblica democratica del Congo, nella provincia di Nord Kivu. Il capo dei Caschi Blu Onu Jean-Pierre Lacroix ha reso noto su twitter che l’attacco si è verificato ieri sera nella provincia del North Kivu, nell’est del Paese. Le evacuazioni sono in corso, ha spiegato Lacroix, che si è detto “indignato”dall’attacco ma non ha identificato gli autori. La missione Onu di peackeeping in Congo è la più grande del mondo, per tentare di porre un argine ai conflitti tra i numerosi gruppi armati che si contendono il territorio nel grande paese centroafricano, ricco di risorse umane.

Opera di un gruppo armato già identificato

I responsabili sarebbero stati identificati nell’ambito dell’ADF, uno dei tanti gruppi armati attivi in Nord e Sud Kivu, le due province orientali della RDC confine di quattro paesi (Uganda, Ruanda, Burundi, Tanzania) e tre grandi laghi (Edward, Kivu e Tanganica). In questa azione gli aggressori avrebbero subito perdite ingentissime, stando a fonti della missione Onu

Tensioni politiche interne

Le violenze sono esplose quando il presidente Joseph Kabila, salito al potere nel 2001 dopo l’uccisione del padre, si è rifiutato di tenere elezioni prima dell’aprile 2019, mentre il suo mandato è scaduto ormai da quasi un anno.

La missione Onu di peackeeping in Congo è la più grande del mondo e tenta di porre un argine ai conflitti tra i numerosi gruppi armati che si contendono il territorio nel grande paese centroafricano, ricco di risorse minerarie. Proprio ieri il Pentagono aveva stanziato 50 milioni di dollari per fornire intelligence, sorveglianza e servizi di ricognizione per proteggere e assistere maggiormente le forza di pace nella loro missione in Congo.

 

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