Tempo scaduto per la Catalogna: Madrid avvia sospensione dell’autonomia
Scaduto l’ultimatum il governo di Madrid ha dato esecuzione dell’art. 155 proclamando la sospensione dell’autonomia della Catalogna. Un comunicato della Moncloa annuncia che il consiglio straordinario dei ministri, dopodomani, proseguirà per la sua strada: l’applicazione dell’articolo 155 che trasferisce, probabilmente in forma graduale, i poteri dei ministri e delle istituzioni autonome della Catalogna a tecnici scelti da Madrid. Il voto finale spetta al Senato, dove il Partito Popolare di Mariano Rajoy ha la maggioranza.
Il commissariamento dell’autonomia
Membri del governo e del Psoe si sono riuniti subito dopo la scadenza del secondo ultimatum di Madrid alla Generalitat della Catalogna, per decidere termini e modalità con cui sarà di fatto commissariata l’autonomia della comunità, che da settimane è sul bordo della dichiarazione unilaterale d’indipendenza. Il portavoce Inigo Mendez de Vigo ha dichiarato: il governo autonomo della Catalogna si è posto fuori dalla legge e dalla Costituzione e il governo centrale ripristinerà la legalità “con tutti i mezzi a sua disposizione”. Un Consiglio dei ministri straordinario sabato approverà l’attivazione del 155, che sarà sottoposta al voto del Senato, per «ristabilire l’ordine costituzionale in Catalogna».
La risposta di Pingdemont a Madrid
La risposta del Presidente catalano Carles Puigdemont all’ultimatum di Mariano Rajoy è stata infatti giudicata negativa. Quest’ultimo aveva dichiarato: “Se prosegue la repressione e l’assenza di dialogo il Parlamento potrà procedere se lo ritiene opportuno a votare la dichiarazione formale di indipendenza che non è stata votata il 10 ottobre”.
ll governo di Rajoy e il partito socialista d’opposizione a Madrid hanno concordato di proporre a Puigdemont di indire elezioni regionali in Catalogna in cambio della rinuncia ad applicare l’articolo 155, una proposta che sarebbe però stata accolta freddamente dal fronte indipendentista catalano.
Cosa prevede l’articolo 155
L’Articolo 155 della Costituzione, difende ciò che è espresso nell’articolo 153 della Costituzione che parla del ruolo delle Comunità Autonome Spagnole. Questo articolo dice che se un governo regionale non rispetta i suoi obblighi o “agisce in modo da minacciare seriamente l’interesse dell’intera Spagna”, allora Madrid “può intraprendere le necessarie misure per obbligarla in modo coatto ad adeguarsi o a proteggere tale generale interesse”.
In sostanza, l’articolo 155 stabilisce che lo Stato, in questo caso il governo di Madrid, può assumere “il controllo di istituzioni politiche e amministrative della regione ribelle”.
Secondo i costituzionalisti le misure possibili vanno dalla “sospensione del governo regionale al sottomettere i Mossos d’Esquadra (la polizia catalana) agli ordini del ministero dell’Interno centrale”, sino alla “chiusura del parlamento regionale e la convocazione di elezioni regionali anticipate. Il premier Rajoy dovrebbe prima informare lo stesso Puigdemont delle sue intenzioni, concedendogli una fase di riflessione per un’eventuale marcia indietro sull’indipendenza. Poi dovrebbe rivolgersi al Senato, la camera alta del parlamento spagnolo, dove il suo Partito Popolare ha la maggioranza assoluta.