Catania: Arresti e Sequestro di Beni in Operazione contro l’Immigrazione Clandestina

Smantellata una Rete di Traffico di Migranti a Catania
CATANIA (ITALPRESS) – Un’importante operazione condotta dalla Polizia di Stato ha portato alla disarticolazione di un’organizzazione criminale dedita all’immigrazione clandestina. Sempre più frequenti negli ultimi anni, le indagini hanno visto l’arresto di 15 cittadini egiziani, tutti gravemente indiziati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di migranti e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia, nel contesto di un’operazione internazionale che ha coinvolto anche Interpol e Europol.
La ritrovata sinergia tra le diverse autorità ha permesso di monitorare le rotte migratorie, evidenziando un complesso network che operava tra Egitto, Turchia e Grecia. Durante un’intervista, il procuratore della Repubblica di Catania, Francesco Curcio, ha dichiarato: “Abbiamo scoperto un’organizzazione molto sofisticata, che gestiva molte più persone rispetto a quanto consentito dalle imbarcazioni utilizzate. Questo ha messo in serio pericolo la vita di migliaia di migranti”.
Dettagli dell’Operazione e Rete Criminale
Le indagini, iniziate nel maggio 2022, hanno preso avvio dall’arresto di tre stranieri giunti clandestinamente presso il Porto Commerciale di Augusta, in provincia di Siracusa. Si trattava di skipper che trasportavano migranti a bordo di imbarcazioni a vela. La Polizia ha potuto monitorare e localizzare il traffico grazie a intercettazioni telefoniche che hanno svelato l’ampiezza e la pericolosità della rete.
La struttura organizzativa ha rivelato un sistema ben collaudato, con skipper professionisti, la maggior parte dei quali provenienti dall’Egitto, reclutati per navigare su imbarcazioni di circa 12-15 metri, spesso in condizioni di sicurezza inadeguate. “Per ogni traversata, i migranti dovevano affrontare costi che arrivavano fino a 10.000 dollari a persona, risparmi accumulati nel tempo”, ha spiegato Vincenzo Nicolì, Direttore del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.
I viaggi, che partivano principalmente dalle coste turche, potevano durare anche una settimana e le imbarcazioni spesso trasportavano il doppio delle persone consentite. Le condizioni a bordo erano critiche, con donne e bambini costretti a viaggiare in spazi angusti. A tal proposito, Curcio ha osservato: “Il profitto guidava questi trafficanti a sovraccaricare le barche, mettendo in serio rischio la vita dei migranti”.
La rete ha portato alla luce oltre 30 eventi migratori dal 2021 ad oggi, con migliaia di arrivi lungo le coste siciliane e calabresi. Inoltre, è stato registrato un naufragio in acque greche, mettendo in evidenza le gravi conseguenze delle operazioni illecite. Gli organizzatori si avvalevano di agenzie immobiliari per sistemare i migranti in attesa di partire, gestendo in modo occulto anche il reclutamento di nuovi skipper da inviare nelle traversate successive.
La Collaborazione Internazionale e i Prossimi Passi
Alcuni indagati sono riusciti a sfuggire alla cattura e si attende ora l’intervento delle autorità egiziane per il loro arresto. L’organizzazione aveva una rete operativa diffusa e i trafficanti erano sempre informati sugli sviluppi, come dimostra il commento alla tragedia di Cutro, in provincia di Crotone. L’operazione ha visto arresti simultanei in diverse nazioni, grazie alla cooperazione delle forze di polizia turche, albanesi, omanite e tedesche.
Il valore di questa operazione è evidente non solo per le persone salvate, ma anche per la lotta contro un fenomeno che, secondo le stime, ha favorito l’ingresso clandestino in Italia di almeno 3.000 individui dal 2021, generando introiti per l’organizzazione di oltre 30 milioni di dollari. La Polizia di Stato ha fatto un notevole passo avanti nel combattimento contro il traffico di migranti sulla cosiddetta Rotta del Mediterraneo Orientale.
Questo intervento rappresenta un’importante vittoria nella lotta contro le reti malavitosi che gestiscono il traffico di esseri umani, un crimine che continua a mietere vittime sulle rotte migratorie. La Polizia di Stato e le autorità internazionali sono pronte ad affrontare questa sfida. Un fronte comune è fondamentale per garantire la sicurezza e la dignità umana in un contesto così complesso e delicato.
-Fonte: Italpress-
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