Catanzaro: Confiscati beni per oltre un milione di euro in operazione di legalità

Operazione “Scheria”: Confiscate le proprietà della cosca Gallelli
CATANZARO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Catanzaro ha eseguito una sentenza del Tribunale di Catanzaro che ha portato alla confisca di beni per un valore di circa 1.200.000 euro, riconducibili a due affiliati della cosca “Gallace-Gallelli”. Tra i beni confiscati figurano due aziende del settore edilizio, oltre a immobili, terreni, automezzi e conti bancari. Questo provvedimento rappresenta un importante passo nella lotta contro la criminalità organizzata e la protezione dell’economia legale.
Dettagli dell’Operazione
L’operazione, nota come “Scheria”, si è conclusa con il trasferimento definitivo dei beni al patrimonio statale. Le indagini erano state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro e avevano portato, nel 2015, all’esecuzione di misure cautionari nei confronti di sette individui accusati di estorsione aggravata. Questi soggetti erano ritenuti responsabili di aver vessato un imprenditore della zona, titolare di un villaggio turistico a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, per quasi trent’anni, attraverso ripetute richieste di denaro.
Secondo quanto dichiarato dal colonnello Giuseppe De Nardo, comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro, “La confisca di beni di tale valore è una chiara dimostrazione del nostro impegno nel contrastare qualsiasi forma di illegalità e nel restituire la legalità al territorio”. L’operazione ha evidenziato la capacità della cosca di infiltrarsi nel tessuto economico locale tramite l’uso di schermi societari e intestazioni fittizie di beni.
Durante le indagini, i militari del Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) hanno condotto un’approfondita analisi economico-finanziaria, incrociando i dati raccolti sul campo con le informazioni ottenute tramite attività di intercettazione. Questo lavoro meticoloso ha permesso di ricostruire gli interessi economici della cosca, dimostrando come essa fosse in grado di infiltrarsi in importanti imprese e attività commerciali.
Oltre alla confisca dei beni, la stessa sentenza ha previsto la revoca di qualsiasi prestazione assistenziale ai soggetti coinvolti, illustrando così l’ampio raggio d’azione delle autorità nel fronteggiare il fenomeno mafioso. Il provvedimento non si limita a confiscare le proprietà materiali, ma mira a colpire anche le risorse economiche della criminalità organizzata, privandola delle lucrose entrate generate da attività illecite.
Fonti ufficiali hanno confermato che l’operazione rappresenta un importante risultato che si inserisce in un più ampio contesto di interventi legislativi e operativi volti a garantire la sicurezza nazionale e la stabilità economica. Infatti, il Ministero dell’Interno ha più volte ribadito la necessità di ridurre il potere economico delle organizzazioni mafiose, rendendo le comunità più forti e resilienti.
“La lotta contro la mafia è una battaglia di tutti. Lo Stato è presente e non fermerà il suo impegno fino a quando non avremo debellato completamente l’influenza mafiosa nel nostro Paese”, ha dichiarato il Ministro dell’Interno. Questo messaggio di determinazione è fondamentale per costruire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nel sistema di giustizia.
Risultati come quello ottenuto dalla Guardia di Finanza di Catanzaro dimostrano che la sinergia tra le forze dell’ordine, la magistratura e le istituzioni locali è cruciale per il successo delle operazioni contro la mafia. La collaborazione consapevole delle aziende e dei cittadini è altrettanto importante per denunciare casi di estorsione e per garantire un futuro senza la paura della criminalità organizzata.
La battaglia contro le mafie in Italia è un impegno costante e richiede la collaborazione di tutti i cittadini. Solo insieme si può costruire una società più giusta e libera da influenze criminali. Chiunque abbia informazioni sulle attività mafiose è invitato a contattare le autorità competenti, contribuendo così alla difesa della legalità.
-Foto Guardia di Finanza-(ITALPRESS).
Fonti: Guardia di Finanza, Ministero dell’Interno.
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