Celeste Ruiz non è Angela Celentano: si spegne l’ultima speranza
Si spegna anche l’ultima speranza della famiglia di Angela Celentano. La bambina di tre anni scomparsa nel pomeriggio del 10 agosto 1996 sul Monte Faito, a pochi chilometri da Napoli.
Sembra infatti che sia stata ritrovata Celeste Ruiz, la ragazza messicana che nel 2010 scrisse ai Celentano sostenne di essersi riconosciuta nelle foto della bambina scomparsa e di stare bene.
La svolta
Da quel momento, Celeste era irrintracciabile. La ragazza è stata individuata proprio in Messico. Secondo gli accertamenti già compiuti, la ragazza non è Angela Celentano. Attualmente Celeste Ruiz si trova in Italia e sarà presto interrogata dalla Procura di Torre Annunziata.
La pista messicana
Il governo messicano aveva di recente posto una ricompensa di tre milioni di pesos (circa 144 mila euro) per chiunque desse notizie utili per rintracciare la ragazza.
che Celeste Ruiz non è Angela Celentano lo ha stabilito il test del Dna effettuato sulla ragazza messicana.
La speranza per Maria e Catello Celentano, genitori della piccola, era rinata nel 2010, quando una ragazza si era messa in contatto con loro. Aveva anche sottolineato di star bene e di non voler essere cercata.
Da allora più nulla. Fino a un profilo Facebook – poi chiuso – e alcuni video che la mostrano festeggiare il compleanno. E un’incredibile somiglianza tra Celeste Ruiz e Angela Celentano. Da allora sono partite le ricerche per tutto il Paese: il Messico è arrivato a istituire un’indagine e una “task force” per trovare la giovane e verificare se quella che era già stata ribattezzata la “pista messicana” fosse vera.
Celeste Ruiz, da tempo vive in Francia, ed è risultata completamente all’oscuro di quanto accaduto alle sue spalle. E delle speculazione sul dolore della famiglia Celentano, assistita in questi anni dall’avvocato Luigi Ferrandino.
“Gli accertamenti in Messico – scrive il procuratore Pennasilico – volti alla definizione della vicenda dell’uso dell’immagine della persona identificata, proseguiranno per una compiuta ricostruzione dei fatti e delle responsabilità. La cura e la completezza delle indagini e il risultato conseguito non leniscono l’amarezza sul Piano umano i quanto accertato e non esauriscono la partecipazione di chi lavora al caso alle speranze della famiglia Celentano”. La pista messicana è chiusa, ma le ricerche di Angela continuano.