Il cervello della donna è diverso da quello dell’uomo: le differenze
Il cervello delle donne è più sveglio di quello degli uomini. Lo dice uno studio statunitense diretto dallo psichiatra Daniel G. Amen e pubblicato sulla rivista “Journal of Alzheimer’s Disease” da un gruppo di ricerca statunitense.
Daniel G. Amen, fondatore della Amen Clinics di Newport Beach (Usa), ha trovato alcune differenze significative tra l’attività cerebrale maschile e quella femminile. Sono state analizzate 46.034 scansioni tramite Spect (tomografia a emissione di fotone singolo) effettuate su 128 regioni del cervello. Durante le scansioni, i soggetti erano impegnati in operazioni diverse: alcuni eseguivano test cognitivi, altri dormivano, altri in stato di relax.
Terminata l’analisi delle scansioni, gli scienziati hanno notato che il cervello delle donne era più attivo in diverse aree rispetto a quello degli uomini, in particolare nella corteccia prefrontale, parte del cervello delegata al controllo dell’attenzione e degli impulsi. Le donne, insomma, sarebbero agevolate nella gestione dell’umore e dell’ansia. Il cervello maschile, invece, è risultato più attivo nei centri visivi e di coordinamento.
Inoltre, si è notato anche una differenza di flusso sanguigno che coincideva con il livello di attività del cervello nelle varie zone. Flusso maggiore, per le donne, anche nelle aree limbiche, il che spiegherebbe come mai siano più vulnerabili all’ansia, alla depressione, all’insonnia e ai disturbi alimentari.
Il prossimo passo sarà capire se ci sia correlazione tra questa scoperta ed il tasso di propensione notevolmente più alto delle donne all’Alzheimer, la depressione ed i disturbi ansiosi, mentre gli uomini soffrano più di deficit di attenzione, tendenza a delinquere ed iperattività (Adhd).
Amen spiega: “Ora possiamo comprendere nuovi rischi”
Il direttore della ricerca dichiara: “Questo rappresenta uno studio molto importante per aiutare a comprendere le differenze cerebrali presenti tra i sessi. Le differenze quantificabili individuate tra gli uomini e le donne sono importanti per la comprensione dei rischi basati sul genere per lo sviluppo di disturbi cerebrali come la malattia di Alzheimer. Utilizzare strumenti di neuroimaging funzionale, come la Spect, è essenziale per poter sviluppare in futuro trattamenti cerebrali di precisione”.