Champions League, Juventus-Real Madrid 1-4: finisce il sogno bianconero
Il sogno si infrange all’ultimo ostacolo. La Juventus esce sconfitta dalla finale di Champions League contro il Real Madrid. Un 4-1 pesante, risultato di un secondo tempo in cui i bianconeri hanno staccato la spina. Lacrime che scorrono a fiumi tra tifosi, dirigenti e giocatori. È la seconda finale persa in tre anni. Per i blancos, invece, si tratta della dodicesima Champions League, la seconda consecutiva.
Amaro in bocca
Ci sono sconfitte che fanno più male di altre. La Juventus questa non la dimenticherà facilmente. Fa male, perché dopo una stagione vissuta al top e senza avversari all’altezza, questa è una doccia fredda che fa svegliare di soprassalto dal sogno. Settima sconfitta in nove finali di Champions giocate, un record in negativo che non fa onore. Scudetto, Coppa Italia e poi uno scivolone. Mister Allegri promette: “Ci riproveremo l’anno prossimo”. Assalgono i dubbi ai tifosi della squadra torinese, consci di un ciclo che potrebbe concludersi per un reparto difensivo che andrà svecchiato vista l’età avanzante di Chiellini e Barzagli.
Cristiano Ronaldo strepitoso
Cristiano Ronaldo timbra la sua terza finale con una doppietta, arrivando a 12 gol nella competizione. Meglio di lui solo Alfredo Di Stefano. CR7 è la dimostrazione di come un campione debba essere anche leader e trascinatore, scrollandosi dalle critiche di chi gli aveva dato del “vecchietto”. Merito anche della “cura Zidane” che ha centellinato le sue presenze e lo ha spostato nel ruolo di punta per non sforzarlo eccessivamente.
La partita
Già al 20′ si intuisce che il match sarà più difficile del previsto, quando Ronaldo, complice una deviazione di Bonucci, insacca Buffon, impotente, da fuori. Sette minuti dopo, però, la Juventus era tornata in partita con un gol da cineteca di Mario Mandzukic: assist di Higuain, controllo e girata spalle alla porta, a pallonetto, all’angolo opposto. Il primo tempo si conclude così, con pochi sussulti.
La seconda frazione invece è un disastro bianconero. Il Real si impadronisce del campo definitivamente al 61′, quando Casemiro trova il jolly da 25 metri (ancora deviato, stavolta da Khedira). Il morale crolla e Ronaldo ne approfitta 3 minuti dopo per affondare il 3-1 su un regalo da parte di Luka Modric e della difesa juventina. La Juve non ci crede più, all’84 Cuadrado viene espulso per una causa che resta ancora misteriosa. Il colombiano subisce fallo da Sergio Ramos, che va a protestare con il guardalinee, Cuadrado lo sposta e lo spagnolo si butta a terra dolorante toccandosi il piede. L’arbitro decide per il doppio giallo e conseguente rosso e lascia tutti increduli. Tutto ciò non basta, i madrileni infieriscono e al 91′ il giovane Asensio trova il poker su suggerimento di Marcelo. Finisce così, il Real alza la coppa. Per la Juventus solo tanti rimpianti.