Chi è Claudio Durigon, il “mister Quota 100” della Lega: Dall’esperienza sindacale al ruolo di vice di Salvini come esperto del mondo del lavoro
Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e vicesegretario della Lega, ha avuto un percorso lavorativo e politico variegato. Da operaio a sindacalista, è passato dal mondo farmaceutico alla politica, distinguendosi con la riforma della Quota 100. Originario di famiglia veneta, Durigon ha avuto un primo tentativo politico fallito nel 2013, ma è riuscito a essere eletto alla Camera nel 2018. Oltre al lavoro e alla politica, Durigon ha mantenuto un legame con la sua maestra di infanzia, che lo ha sostenuto nonostante le difficoltà. Oggi è un punto di riferimento nella Lega e affianca il ministro Calderone sul tema del lavoro.
La vita e la carriera di Claudio Durigon
Da operaio della Pfizer a sindacalista e poi politico, Claudio Durigon ha vissuto diverse fasi della sua vita che verranno raccontate in “Onorevoli confessioni” su Rai 2. Nato da nonni braccianti agricoli veneti, si è trasferito a Latina dopo le bonifiche dell’Agro Pontino.
Durigon ha iniziato la sua carriera sindacale mentre lavorava come operaio per la Pfizer, diventando successivamente vicesegretario generale dell’UGL. Dopo un primo tentativo politico fallito nel 2013, ha trovato il suo spazio nella Lega, dove si è occupato principalmente di questioni legate al lavoro.
Eletto alla Camera nel 2018, Durigon ha ideato la riforma “Quota 100” che ha portato alla modifica della legge Fornero, consentendo agli italiani di andare in pensione più presto. Dopo essere stato sottosegretario al Lavoro nel governo Conte I, ha successivamente ricoperto il ruolo di sottosegretario al ministero dell’Economia nel governo Draghi, per poi tornare a occuparsi del lavoro nel governo Meloni. Ormai punto di riferimento nella Lega, Durigon è stato nominato vice di Salvini insieme ad Alberto Stefani.
La carriera politica di Claudio Durigon: dalle origini operaie alla Lega
Claudio Durigon ha iniziato la sua carriera come operaio alla Pfizer, per poi diventare un attivo sindacalista in UGL. Grazie al suo impegno e alla sua determinazione, è salito ai vertici del sindacato, fino a diventare vicesegretario generale. Dopo un primo tentativo politico non andato a buon fine, Durigon ha trovato la sua strada con la Lega, dove si è dedicato principalmente alle questioni legate al lavoro.
Nel 2018, Durigon è stato eletto alla Camera, ricevendo anche l’appoggio di una sua vecchia maestra che lo aveva seguito da bambino, quando aveva problemi di balbuzie. Questo gesto ha significato molto per Durigon, che lo ha considerato un segno di orgoglio per il suo percorso politico. È stato soprannominato “mister Quota 100” per aver ideato la riforma che ha portato alla smantellamento della legge Fornero.
Durigon ha ricoperto importanti ruoli nel governo, come sottosegretario al Lavoro nel governo Conte I, dove si è dedicato alla proposta di pensionamento a 62 anni con 38 anni di contributi. Con il governo Draghi è stato al ministero dell’Economia, ma è tornato al Lavoro con il governo Meloni, affiancando il ministro Calderone. Grazie alla sua esperienza e competenza, Durigon è diventato un punto di riferimento all’interno della Lega, tanto da essere nominato vice di Salvini insieme ad Alberto Stefani.
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