Il caso Maria Sestina Arcuri continua con il coinvolgimento della nonna dell’assassino, Mirella Iezzi, accusata di falsa testimonianza, omissione di soccorso e abbandono di minore. Si sostiene che abbia nascosto dettagli cruciali del femminicidio per proteggere il nipote, Andrea Landolfi, condannato a 22 anni di carcere. La prima udienza è fissata per il 12 marzo dell’anno successivo. Le accuse includono fornire informazioni false sull’orario di ritorno a casa della vittima, mentire sulla dinamica del delitto e abbandonare il figlio minorenne del nipote in una situazione pericolosa. La nonna è stata descritta come “lucentemente bugiarda” dai giudici.
Il processo relativo all’omicidio di Maria Sestina Arcuri non si è concluso definitivamente con la condanna dell’ex fidanzato Andrea Landolfi a 22 anni di carcere. La nonna dell’assassino, Mirella Iezzi, è stata anch’essa coinvolta e dovrà rispondere di falsa testimonianza, omissione di soccorso e abbandono di minore.
L’accusa sostiene che la Iezzi abbia nascosto dettagli cruciali del femminicidio ai legittimi inquirenti, cercando di proteggere il nipote che ha commesso l’omicidio. Si ipotizza che la donna fosse presente durante l’aggressione e abbia fornito informazioni ingannevoli sull’accaduto.
Nella motivazione della sentenza d’appello, il giudice ha sottolineato che la Iezzi ha “lucidamente mentito” per proteggere il nipote, disattendendo il dovere di collaborare con la giustizia. La prima udienza del processo riguardante la nonna di Landolfi è prevista per il 12 marzo dell’anno successivo.
Le accuse contro la Iezzi riguardano il suo comportamento la notte dell’omicidio e nei giorni successivi. L’accusa di abbandono di minore deriva dalla sua partenza da casa lasciando il figlio minorenne del nipote con il padre, in una situazione di potenziale pericolo. L’omissione di soccorso si riferisce al fatto che, nonostante le condizioni precarie di Maria Sestina Arcuri, la Iezzi non ha chiamato i soccorsi. Infine, la falsa testimonianza riguarda le informazioni errate fornite alle autorità riguardo agli orari e alla dinamica dell’accaduto.
Il caso Maria Sestina Arcuri continua a tenere banco, nonostante l’ex fidanzato Andrea Landolfi sia stato condannato a 22 anni di carcere. Ora è la nonna dell’assassino, Mirella Iezzi, ad essere al centro del processo, accusata di falsa testimonianza, omissione di soccorso e abbandono di minore. Si sostiene che la donna fosse presente durante l’omicidio e avesse mentito per proteggere il nipote.
Nelle motivazioni della sentenza per l’omicidio, il giudice ha dichiarato che la Iezzi ha “lucidamente mentito” e ha preso in giro anche i carabinieri e la procura. Le accuse contro di lei riguardano il comportamento avuto la notte dell’omicidio e dopo il delitto, compreso l’abbandono del figlio minorenne del nipote in una situazione di pericolo.
Tra le accuse vi è anche l’omissione di soccorso nei confronti di Maria Sestina Arcuri, nonostante le sue condizioni critiche. Inoltre, è stata contestata la falsa testimonianza per aver fornito informazioni errate sulle circostanze dell’omicidio. L’udienza è prevista per il prossimo 12 marzo, e si attendono ulteriori sviluppi nel processo.
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