Chiara Ferragni riprende la pubblicità su Instagram dopo 9 mesi di assenza
Il testo analizza la situazione di Chiara Ferragni, coinvolta nel Pandoro-Gate, e la sua ripresa delle collaborazioni pubblicitarie sui social. Dopo aver pagato multe e versato donazioni per capiretti passati, ha ripreso le promozioni retribuite. Tuttavia, l’azienda ha bloccato i commenti, impedendo di valutare il successo della campagna. Secondo Selvaggia Lucarelli, le principali marche di moda non pagano Ferragni per la visibilità indiretta ricevuta, sottolineando una questione di identità e riconoscibilità del brand. La situazione solleva dubbi sul valore delle collaborazioni e l’effettivo coinvolgimento delle grandi aziende con la celebre influencer.
Il ritorno di Chiara Ferragni sui social: polemiche e controversie
A metà dicembre, Chiara Ferragni ha deciso di sospendere i suoi profili social dopo essere stata coinvolta nel cosiddetto Pandoro-Gate. Nonostante sperasse che le festività natalizie avrebbero portato via le polemiche, ciò non è accaduto. Dopo aver ritirato il ricorso presentato all’AntiTrust per dimostrare la propria innocenza, ha pagato una multa per i Pandori e ha effettuato una donazione per le Uova di Pasqua. Nonostante ciò, le critiche non sono cessate.
Nei mesi successivi, Chiara Ferragni ha mantenuto un basso profilo sui social, limitandosi a promuovere i propri prodotti. Solo di recente, dopo nove mesi di silenzio, è tornata con un evento retribuito, con numerose storie pubblicitarie. Tuttavia, l’azienda ha impedito ai follower di commentare, rendendo difficile valutare l’efficacia della campagna pubblicitaria.
Sembra che alcune aziende abbiano ripreso a collaborare con Chiara Ferragni, anche se i marchi di moda più prestigiosi non sembrano entusiasti della pubblicità indiretta che ricevono da lei. Selvaggia Lucarelli ha evidenziato casi in cui Ferragni avrebbe fatto pubblicità non dichiarata a brand come Prada, Miu Miu e Adidas, senza ricevere alcun compenso da parte di questi.
La figura di Chiara Ferragni solleva interrogativi sulla necessità di identificarci attraverso marchi riconoscibili e di prestigio. La sua esposizione mediatica costante sembra evidenziare una difficoltà nel trovare una propria identità al di fuori del mondo della moda e dei brand di lusso, suscitando dibattiti sul confine tra pubblicità lecita e occulta.
Il ritorno di Chiara Ferragni sulle scene social
Dopo il Pandoro-Gate e la sospensione dei suoi profili social, Chiara Ferragni ha deciso di tornare in grande stile. Nonostante la speranza che le feste potessero portare via le polemiche, la situazione non è cambiata. Dopo aver ritirato il ricorso all’AntiTrust e pagato la multa per i Pandori, ha fatto anche una “donazione” per le Uova di Pasqua.
Durante il periodo di silenzio, Chiara Ferragni ha evitato di fare adv su Instagram, limitandosi solo a sponsorizzare i propri prodotti. Tuttavia, ieri è tornata con un evento retribuito, mostrando una decina di storie adv. L’azienda ha però impedito ai follower di commentare, rendendo difficile valutare l’efficacia della campagna pubblicitaria.
Sebbene alcune aziende abbiano ricominciato a pagare Chiara Ferragni per le sponsorizzazioni, i grandi brand di moda potrebbero non essere completamente soddisfatti. Secondo Selvaggia Lucarelli, la Ferragni farebbe pubblicità occulta a marche come Prada, Miu Miu e Adidas senza indicare chiaramente l’adv. Alcuni marchi potrebbero non apprezzare questa forma di pubblicità non richiesta.
Il problema potrebbe essere la difficoltà di Chiara Ferragni nel trovare una propria identità al di fuori dei brand di moda noti. Secondo alcune fonti, i marchi come Prada e Miu Miu non pagano la influencer per le sponsorizzazioni. La questione solleva dubbi sul ruolo della Ferragni nel mondo della moda e sulla trasparenza delle sue collaborazioni.
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