Ciclismo sotto choc: muore Goolaerts durante la Parigi-Roubaix
Ciclismo sotto choc in seguito alla morte del giovane corridore Michael Goolaerts avvenuta nella serata di ieri 8 aprile, in seguito ad un malore accusato dal corridore belga durante la gara Parigi-Roubaix.
Da subito gravi sono apparse le condizioni del giovane atleta, 23 anni, il quale ha perso il controllo della propria bicicletta in seguito ad un arresto cardiaco. Tempestivo l’intervento dei soccorsi che hanno da subito dato assistenza al corridore, rianimandolo sul posto con il defibrillatore, intubandolo, per poi trasportarlo d’urgenza in elicottero in un ospedale di Lille.
Purtroppo le cure alle quali è stato sottoposto sono state vane, visto che Goolaerts è deceduto alle 22.40. A dare la notizia della morte del corridore la sua squadra la Verandas Willems-Crelan, attraverso una nota, nella quale viene espresso il cordoglio del team, dichiarando che “l’amico Michael Goolaerts è deceduto in seguito a un arresto cardio-respiratorio, presso l’ospedale di Lille assistito dai familiari e da chi lo amava”.
Ciclismo sotto choc: il corridore trasportato all’ospedale di Lille dove è morto
Si è chiusa cosi in tragedia la Parigi-Roubaix, una delle più attese e importanti gare di ciclismo su strada, dopo il malore di Goolaerts che a circa 150 km all’arrivo, nei pressi di Viesly, è stato colto da un malore, un arresto cardiaco durato diversi minuti, che gli ha fatto perdere il controllo della propria bici, facendolo accasciare per terra. I soccorsi, arrivati sul posto dopo un paio di minuti hanno subito cercato di rianimare il 23 enne, ma fin da subito le condizioni sono apparse gravi, tanto da richiedere l’utilizzo di un defibrillatore di cui la società organizzatrice Aso è dotata. Tuttavia le condizioni del corridore belga non miglioravano, cosi che è stato richiesto il trasporto in elisoccorso presso l’ospedale di Lille, dove è morto dopo poche ore.
Ciclismo sotto choc: aperta un’inchiesta
Al momento è stata aperta un’inchiesta dalla Gendarmerie per verificare lo stato delle biciclette. Michael Goolaerts era nato il 24 luglio 1994 a Lier, cresciuto nelle ciclistiche giovanili di Verandas Willems-Crelan e della Lotto-Soudal, era professionista dal 2016.
La dinamica della morte di Goolaerts porta alla memoria la morte di un altro corridore, il britannico Tom Simpson che perse la vita in seguito a un malore durante la scalata del Mont Ventoux nel Tour del 1967. Anche il ciclismo italiano è stato colpito da una tragedia nell’aprile del 2017, quando morì il ciclista Michele Scarponi investito mentre si allenava in bicicletta a Filottrano, in provincia di Ancona. Aveva vinto il Giro d’Italia nel 2011.