Cinquanta coltellate alla madre, poi si lancia dal terzo piano

Cinquanta coltellate alla madre, poi si lancia dal terzo piano

Ammazza la madre con 50 coltellate, poi si suicida buttandosi dal terzo piano. È successo ieri a Padova, in Arcella, alle 13,00. Il ragazzo, un ventitreenne moldavo, quando è stato trovato, rantolava ancora in una pozza di sangue. Aveva problemi di alcol, un passato da ladruncolo e si trovava agli arresti domiciliari. Prima ha ucciso la madre di 53 anni, badante di professione, che è stata trovata supina sul divano, in salotto, poi un altro estremo gesto: il suicidio.

La madre era martoriata da profonde ferite inferte da un coltello da cucina, sul busto e sul collo. Il sangue si trovava ovunque. I vicini di casa hanno sentito un tonfo provenire dalle scale. “Sembrava una bomba”, dice una vicina di casa, poi hanno visto il corpo del ventitreenne sull’asfalto. Quando è stato soccorso, il giovane respirava ancora anche se a fatica. I soccorsi hanno notato che anche sul corpo del giovane si trovavano diverse ferite da taglio autoinflitte.

I carabinieri, una volta entrati in casa, hanno trovato la casa inondata di sangue. Sul corpo della donna sono state contate le ferite di circa 50 coltellate.

I vicini: “Era una persona da evitare”

Madre e figlio, secondo quanto rivelato dai vicini, la mattina della tragedia stavano litigando in modo animato. “Era una persona da evitare”, dice qualcuno. “Usciva la notte sul terrazzo e urlava a squarciagola, oppure cantava. Mi hanno detto che l’hanno anche visto con un’accetta in mano”, rivelano i vicini di casa.

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