Cobat Tessile al Pitti Uomo: Economia circolare e sostenibilità
Il dialogo con le aziende è alla base del lavoro del Consorzio per la responsabilità estesa del produttore. Il nuovo obbligo normativo che introduce un regime di gestione del rifiuto per chi produce e/o immette prodotti tessili sul mercato italiano si inserisce in un quadro più ampio.
Michele Zilla, General Manager di Cobat Tessile, spiega che le aziende del settore tessile saranno sempre più chiamate a rispondere in termini di sostenibilità e competitività. Si sta preparando all’entrata in vigore del regime di responsabilità estesa del produttore.
Cobat Tessile è al fianco dei Produttori e Importatori che desiderano comprendere i nuovi obblighi e fare la propria parte per una filiera a ridotto impatto. Anche nell’ambito della manifattura sartoriale, è vitale che le imprese interpretino correttamente lo scenario normativo.
Durante un convegno organizzato dalla rivista Arbiter, Michele Zilla ha sottolineato l’importanza che le imprese siano dotate degli strumenti per interpretare lo scenario normativo. L’eleganza e la creatività devono essere legate a un’idea matura di sostenibilità.
Francesco Marini di Marini Industrie ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e il ruolo di Cobat Tessile nel gestire il nuovo scenario normativo. Al consorzio aderiscono produttori che operano nel settore dei tessuti, dello sportswear, dell’alta moda e degli accessori.
Le parole d’ordine restano i principi dell’economia circolare: allungare il ciclo di vita del bene, trasformandolo in nuova materia e/o energia. Cobat Tessile si avvale di servizi integrati e garantisce la trasparenza del dato.
Un network capillare di impianti di trattamento distribuiti sull’intero territorio nazionale garantisce una logistica efficace. Attraverso Cobat Academy, il Consorzio eroga una formazione mirata a proposito di economia circolare, sostenibilità ambientale, salute e sicurezza.
