Coda di dinosauro in un pezzo d’ambra, la preistoria in 3,7 cm

Coda dinosauro, una scoperta eccezionale che arriva dalla città birmana di Myitkyina, nel Myanmar. Si tratta di un dinosauro in un pezzetto d’ambra, o meglio della sua coda dinosauro piumata. La scoperta straordinaria e affascinante è stata fatta per caso in un mercato del Myanmar dove su un banchetto c’era questa resina apparentemente come tante che si vendono a turisti distratti. L’autore dello “scoop” scientifico peró distratto non lo è stato affatto. Anche perchè Lida Xing di mestiere fa il ricercatore all’Università di geoscienze di Pechino, e quando lo scorso anno ha trovato questo reperto sulle bancarelle della città birmana, ha subito pensato che non fosse un comune pezzo di ambra con del materiale vegetale all’interno, come spesso accade. Invece di prenderlo per regalarlo ha pensato di analizzarlo meglio.

Ha indagato a fondo fino alla scoperta eccezionale: dentro c’era una coda dinosauro con le piume ancora intatte. Per l’esattezza il tutto appartiene a un giovane celurosauro, della famiglia di dinosauri carnivori simili a volatili vissuti durante il Cretaceo, ovvero circa 99 milioni di anni fa. Un ritrovamento unico che racconta storie inedite sull’evoluzione di questi mitici animali che potrebbero esser stati più simili ad uccelli che a rettili.  Il reperto, di 3,7 cm, è stato rinvenuto perfettamente cristallizzato dentro il pezzo di ambra.

Emozionatissimo per quella che ricorderà come la scoperta più bella della sua vita Xing ha spiegato in un’intervista alla Cbc: «Questa è la prima volta che del materiale scheletrico di un dinosauro è stato trovato nell’ambra. Precedenti reperti nell’ambra includevano delle piume isolate che possono essere appartenuti a dinosauri, ma senza una parte identificabile del corpo inclusa, la loro fonte è rimasta aperta alla discussione».

Le piume della coda dinosauro

La ricerca offre anche una nuova analisi dell’evoluzione delle piume nella preistoria: infatti le piume rinvenute nell’ambra, perfettamente conservate, sono ricche di informazioni. “Penso che l’aspetto più eccitante sia la possibilità data dall’ambra di aggiungere informazioni alla paleontologia dei vertebrati”, ha spiegato McKellar. “Anche pochi scampoli come questo, possono dare una qualità della visione di come la preservazione sia così perfetta da poter rispondere a domande più grandi, anche senza l’intero animale a disposizione”.

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