Cinquanta produttori cinematografici e televisivi italiani e britannici si incontrano a Londra per esplorare prospettive di coproduzioni cinematografiche, nell’ambito del London Film Festival. L’iniziativa “Cinematic Bridges – UK meets Italy co-production meetings” è promossa da BFI, DGCA-MiC e Cinecittà. Dieci produttori italiani scoprono opportunità di coproduzione nel Regno Unito e incontrano colleghi britannici interessati a collaborazioni. L’obiettivo è stimolare partnership tra i due paesi e favorire lo scambio culturale. Nicky Bentham, produttrice di Neon Films, racconta la sua esperienza con Brides, coproduzione italo-britannica. Questo evento promuove il dialogo e le relazioni nel settore cinematografico, favorendo la crescita economica.
Cinquanta produttori cinematografici e televisivi italiani e britannici si sono riuniti all’Istituto Italiano di Cultura a Londra per esplorare opportunità di coproduzioni cinematografiche. L’iniziativa denominata “Cinematic Bridges – UK meets Italy co-production meetings” è nata durante il London Film Festival, grazie alla collaborazione tra BFI – British Film Institute, la DGCA-MiC e Cinecittà. Dieci produttori italiani hanno avuto la possibilità di scoprire le potenzialità delle coproduzioni nel Regno Unito e di incontrare colleghi britannici interessati a lavorare insieme su progetti comuni.
Agnieszka Moody, capo delle Relazioni internazionali del British Film Institute, ha sottolineato l’importanza di favorire ulteriori collaborazioni tra Regno Unito e Italia nel settore cinematografico. L’obiettivo di questo evento è stimolare partnership durature tra i produttori dei due paesi, valorizzando le risorse e le creatività di entrambi. Il racconto dell’esperienza di Nicky Bentham, produttrice di Neon Films, che ha recentemente concluso le riprese di “Brides” in Sicilia, ha evidenziato il potenziale delle coproduzioni italo-britanniche.
Francesco Bongarrà, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Londra, ha evidenziato il ruolo fondamentale degli Istituti culturali nel favorire il dialogo e la cooperazione tra operatori culturali italiani e stranieri. Questo tipo di iniziative non solo aiuta a creare nuove sinergie nel settore cinematografico, ma può anche avere ricadute positive sull’economia nazionale. La speranza è che questo sia solo il primo di una serie di incontri che contribuiranno a rafforzare i legami tra la cinematografia italiana e britannica.
Cinquanta produttori cinematografici e televisivi italiani e britannici si sono incontrati all’Istituto Italiano di Cultura a Londra per partecipare all’evento “Cinematic Bridges – UK meets Italy co-production meetings”. L’obiettivo era esplorare nuove opportunità di coproduzione cinematografica tra i due Paesi, promuovendo la collaborazione tra BFI, DGCA-MiC e Cinecittà. Dieci produttori italiani hanno avuto l’opportunità di approfondire le prospettive di coproduzione nel Regno Unito e di incontrare produttori britannici interessati a lavorare insieme su progetti comuni.
Agnieszka Moody, capo delle Relazioni internazionali del British Film Institute, ha sottolineato l’importanza di creare un maggior numero di coproduzioni tra Regno Unito e Italia, evidenziando il valore che ciascun Paese può offrire nell’ambito cinematografico. L’evento “Cinematic Bridges” è il primo di una serie volta a promuovere partnership durature tra i produttori dei due Paesi, stimolando la collaborazione e lo scambio di idee.
Durante la giornata, Nicky Bentham, produttrice di Neon Films, ha condiviso la sua esperienza nella realizzazione del film “Brides”, una coproduzione italo-britannica girata in Sicilia. L’incontro ha permesso ai partecipanti di comprendere il valore delle coproduzioni internazionali e di esplorare nuove strategie per favorire la collaborazione tra i professionisti del settore cinematografico.
Francesco Bongarrà, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Londra, ha sottolineato l’importanza di creare ponti tra il cinema italiano e quello britannico, promuovendo nuove sinergie che possono avere importanti ricadute positive sull’economia di entrambi i Paesi. L’evento si è rivelato un’occasione unica per favorire lo scambio culturale e la creazione di legami duraturi nel mondo cinematografico internazionale.
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