Coltivavano marijuana sfruttando i contributi agricoli dell’Ue: 5 arrestati
Per l’Unione europea si trattava di fondi agricoli che servivano a sovvenzionare la coltivazione degli ulivi. In realtà, però, i beneficiari, imprenditori agricoli e commercianti tarantini e molfettesi, si industriavano per procurarsi ed impiegare costosi fertilizzanti e sofisticati impianti di irrigazione con cui si dedicavano alla coltivazione della marijuana. Per 5 di loro sono scattate le manette dei carabinieri di Bari. Perché invece di dedicarsi alla coltivazione delle piante di ulivo, di notte avevano realizzato una florida piantagione. Oltre mille le piante di cannabis sativa (per un totale di oltre 35mila dosi), sequestrate dai carabinieri del nucleo investigativo di Bari. Gli investigatori a Lizzano (Taranto), Molfetta e Terlizzi (Bari) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Antonio Guida (39 anni) e Cosimo Rizzo (23) di Lizzano, Luigi Bisceglia (56) Massimo D’Amato (42) e Giuseppe Monterone (42) pregiudicati di Molfetta e Terlizzi, che in concorso fra loro avevano messo su una piantagione di marijuana, i cui frutti sarebbero stati destinati a rifornire di driga di prima qualità le piazze pugliesi, con un possibile guadagno al dettaglio di oltre 200 mila euro.