Come Chiara Ferragni riceveva i vestiti regalati e li utilizzava in ufficio

Come Chiara Ferragni riceveva i vestiti regalati e li utilizzava in ufficio

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Chiara Ferragni è nata come fashion blogger prima ancora che esistesse Instagram e da allora le aziende hanno fatto a gara per vedere i loro capi indossati da lei. Molti le regalano i vestiti sperando di vederli indossati, altri addirittura la pagano per farlo. I corrieri conoscono bene l’indirizzo del suo ufficio dato che gli arrivano pacchi quotidiani. Tutto questo è cambiato però dopo il cosiddetto “pandoro gate”.

Per la realizzazione del libro “Il Vaso di Pandoro”, Selvaggia Lucarelli ha intervistato ex dipendenti di Chiara Ferragni per raccogliere aneddoti e scoop sulla vita in ufficio. Secondo i racconti, le aziende mandavano continuamente capi e accessori all’ufficio, dai vestiti agli accessori beauty. Chiara li vedeva principalmente tramite foto inviate via WhatsApp e sceglieva ciò che le piaceva. Gli indumenti che le piacevano venivano spediti a casa sua, mentre gli altri finivano nell’armadio dell’ufficio per essere divisi tra le dipendenti durante un’estrazione a sorte a Natale.

Le dipendenti apprezzavano questi regali, anche per poterli rivendere su piattaforme come Vinted. Due volte l’anno c’era una sorta di svuotamento dell’ufficio, durante il quale i dipendenti potevano prendere ciò che Chiara non voleva più. Questo spiega perché la nuova cabina armadio di Ferragni è diventata così grande da poter essere paragonata alla dimensione di un grande magazzino.

La notizia della nuova cabina armadio di Chiara Ferragni ha suscitato interesse sui social media, con molti che la confrontano con la dimensione di un negozio. La sua fama e il suo stile unico continuano a ispirare e influenzare il mondo della moda e delle tendenze.

In conclusione, la storia di Chiara Ferragni e del suo ufficio sono testimonianza del grande potere e dell’influenza che i fashion blogger possono avere nel mondo della moda e del commercio online. La sua capacità di attrarre l’attenzione e di creare tendenze la rende una figura iconica e ambita dalle aziende di moda, ma anche oggetto di curiosità e speculazioni da parte di media e opinionisti.

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