Come le emissioni di CO2 hanno influenzato l’arrivo dell’era glaciale

Studio rivela data prevista per il prossimo periodo glaciale
Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Cardiff ha analizzato l’orbita, l’inclinazione e l’oscillazione della Terra per risolvere un enigma che ha affascinato gli scienziati per decenni. Secondo quanto riportato sulla rivista Science, i risultati suggeriscono che la prossima era glaciale potrebbe iniziare entro 11mila anni, ma l’attività umana potrebbe alterare questa tempistica. Lo studio, guidato dal professor Stephen Barker, ha permesso di fare previsioni dettagliate sulle transizioni tra glaciazioni e periodi più caldi.
Impatto dell’attività umana sul clima della Terra
L’autore principale dello studio, Stephen Barker, ha dichiarato: “Lo schema che abbiamo trovato è così regolare che siamo stati in grado di fare una previsione accurata di quando ogni periodo interglaciale degli ultimi milioni di anni circa si sarebbe verificato e di quanto sarebbe durato”. Lorraine Lisiecki, coautrice dello studio e docente presso l’Università della California, Santa Barbara, ha aggiunto: “Questo conferma che i cicli naturali di cambiamento climatico che osserviamo sulla Terra per decine di migliaia di anni sono ampiamente prevedibili e non casuali o caotici”. Secondo Barker, senza l’interferenza umana, la prossima glaciazione si sarebbe verificata entro 11mila anni, ma i livelli di anidride carbonica provocati dall’uomo hanno spostato la tempistica.
Il professor Barker ha sottolineato che i risultati dello studio evidenziano l’enorme influenza dell’attività umana sul pianeta e ha avvertito sulle conseguenze a lungo termine del cambiamento climatico causato dall’uomo. Con le emissioni di carbonio attuali, l’Antartide potrebbe essere priva di ghiacci tra 8mila anni, portando a un innalzamento globale del livello del mare di circa 70 metri. L’umanità è quindi chiamata a confrontarsi con sfide senza precedenti legate alla perdita di biodiversità, agli eventi meteorologici estremi e al crescente livello del mare.
Il team di ricerca si propone di esplorare ulteriormente come l’utilizzo continuo di combustibili fossili modificherà i cicli climatici del pianeta. Secondo lo studio, le emissioni in corso potrebbero avere un impatto significativo sul clima globale, portando a conseguenze irreversibili se non vengono intraprese azioni decisive per ridurre le emissioni di gas serra. In conclusione, c’è la necessità di una rapida transizione verso energie pulite e sostenibili per limitare l’impatto dell’attività umana sul clima terrestre.
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