La compagnia Monarch Airlines fallisce: a terra 110mila passeggeri

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La compagnia aerea lasciando low cost Monarch Airlines ha cessato ufficialmente le attività lasciando a terra 110mila passeggeri e trentacinque aerei.

Oltre 300mila prenotazioni ora cancellate e il governo britannico impegnato in quella che è stata definita l’operazione di rimpatrio più grande dopo il Dopoguerra, con trenta aerei in servizio per riportare a casa tutti i clienti bloccati all’estero.

Monarch Airlines: oltre 50 anni di attività

La compagnia, con alle spalle mezzo secolo di storia, un passato da charter e base a Luton, trasportava circa sei milioni di passeggeri ogni anno verso più di quaranta destinazioni, anche italiane. Gli aerei volavano su Roma Fiumicino, Napoli, Torino, Venezia e Verona.

La Monarch era in crisi dal 2009, quando l’avvento delle compagnie low cost aveva cambiato il mercato per le charter. Nel 2014 la proprietà era passata a Greybull Capital, poco prima che scadesse la licenza commerciale. Poi il ridimensionamento e la conversione al modello low cost. Che non però bastato a salvarla.

A terra circa 110mila passeggeri

Lasciati a terra oltre 110 mila passeggeri e oltre 300 mila prenotazioni cancellate. Il governo del Regno Unito ha chiesto allo stesso ente per l’aviazione di coordinare voli di rientro in patria per tutti i clienti Monarch, senza esborso da parte di questi ultimi.

Il vettore fondato nel 1967 ha annunciato la sospensione totale di tutti i voli e delle relative destinazioni, dopo la decisione di entrare in amministrazione controllata. La decisione nonostante l’iniezione di liquidità (165 milioni di sterline, 187 milioni di euro) garantiti alla fine dello scorso anno dall’azionista di riferimento, Greybull Capital.

La decisione, in qualche modo atteso dal mercato e dal settore visti i numeri della società, è stata presa nella notte. Tutti i 35 aerei sono bloccati nei parcheggi degli aeroporti internazionali nei quali la compagnia operava. Sono stati immediatamente nominati gli amministratori straordinari, Jim Tucker e Mike Pink partner della società di consulenza Kpmg.

Effetti anche in Italia

Il fallimento dell’azienda guidata dal ceo Andrew Swaffield ha effetti anche in Italia. Sono cinque le rotte che dalla Gran Bretagna approdano nel nostro Paese: Roma Fiumicino, Napoli, Torino, Venezia e Verona.

La Monarch Airlines era stata fondata il 5 giugno 1967 da Bill Hodgson. L’ex-direttore dell’altro vettore anglosassone British Eagle, e da Don Peacock con il sostegno finanziario delle due famiglie svizzere degli Albek e dei Mantegazza, proprietari anche del tour operator inglese Cosmos Tours. La società avviò l’attività nel aprile del 1968 con un volo charter dall’Aeroporto di Luton per Madrid.

Dalle sue 5 principali basi britanniche (Luton e Gatwick nell’area di Londra, Birmingham, Manchester e Leeds. Trasportava oltre sei milioni di passeggeri l’anno. Oltre 40 destinazioni in Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Grecia, Egitto e Turchia. Anche in Italia ne aveva 5: Fiumicino, Napoli, Torino, Venezia e Verona. E anche a Roma alcuni passeggeri sono rimasti bloccati e aspettano l’arrivo dei voli per rientrare in patria.

 

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