Comportamenti auto-stimolanti e lo stimming: definizione e tipologie

Comportamenti auto-stimolanti e lo stimming: definizione e tipologie

Lo stimming è un comportamento che si manifesta principalmente nelle persone autistiche attraverso gesti ripetitivi che aiutano a alleviare il disagio del momento e a gestire le emozioni. Muovere freneticamente la gamba, mangiarsi le unghie o tamburellare con le dita sul tavolo sono esempi comuni di questo fenomeno che può essere sperimentato anche da persone neurotipiche.

Il termine “stimming” deriva da self-stimulation, cioè auto-stimolazione, ed è un comportamento ripetitivo e auto-stimolante osservato spesso nelle persone con disturbi dello spettro autistico o altre condizioni neurodivergenti. Si manifesta attraverso movimenti ripetitivi delle mani, del corpo o degli oggetti, vocalizzazioni o altre azioni che forniscono un’auto-stimolazione sensoriale.

Lo stimming può avere diverse finalità, come l’autoregolazione emotiva, la riduzione dello stress o la creazione di un senso di conforto e sicurezza. È importante comprendere le ragioni e l’importanza di questo comportamento e intervenire nel caso diventi potenzialmente pericoloso per la persona stessa o gli altri.

Ci sono diversi comportamenti di stimming che possono manifestarsi in base alle caratteristiche della persona e alla sensibilità agli stimoli. Ad esempio, movimenti delle mani, del corpo, manipolazione di oggetti, vocalizzazioni, movimenti oculari o sistemi di pressione sono tutti esempi di stimming.

Nell’autismo, lo stimming può manifestarsi in diversi modi, come agitare le mani ripetitivamente o dondolarsi avanti e indietro, aiutando a regolare le emozioni e a ridurre l’ansia. Le persone autistiche possono avere una disfunzione nell’elaborazione sensoriale che porta a reazioni particolarmente forti o assenti agli stimoli, causando il bisogno di stimolazioni ripetitive per trovare conforto.

Anche nelle persone con ADHD lo stimming può manifestarsi, aiutando a dissipare l’eccesso di energia o a migliorare la concentrazione. Sia le persone autistiche che chi soffre di ADHD possono sperimentare l’happy stimming, ossia gesti e comportamenti adottati non solo per superare il disagio ma anche per esprimere felicità o creatività.

Lo stimming non è limitato alle persone neurodivergenti e può essere presente in una gamma più ampia di individui. Anche nelle persone neurotipiche, gesti ripetitivi possono manifestarsi in risposta a determinate situazioni o emozioni. Questi comportamenti possono essere controllati, a differenza di quanto avviene nelle persone neurodivergenti che hanno un controllo ridotto o nullo sullo stimolo.

In conclusione, lo stimming è un fenomeno complesso e spesso stigmatizzato dalla società. È importante comprendere e accettare questo comportamento, soprattutto nelle persone neurodivergenti, e intervenire solo nel caso in cui diventi dannoso per la persona stessa o per gli altri.

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