Con Grillo, qualcosa si è rotto in modo irreparabile: il M5S e Conte
Durante una tavola rotonda a Roma, Giuseppe Conte parla del deterioramento del rapporto con Beppe Grillo, definendo le sue azioni come sabotaggio alla partecipazione democratica del Movimento 5 Stelle. Conte annuncia la decisione di non rinnovare il compenso di Grillo e critica la sua controcomunicazione che mina la collaborazione contrattuale. Il presidente del M5S sottolinea l’importanza dell’unità e del rispetto dei valori morali all’interno del movimento. L’intervista a Conte fa parte del nuovo libro di Bruno Vespa, in cui viene analizzata la relazione tra Hitler e Mussolini. Grillo è accusato di mettere a rischio gli obiettivi del movimento.
Conte rompe con Grillo: “Incendiato il rapporto”
Giuseppe Conte, durante una tavola rotonda all’università Roma Tre, ha rivelato che il suo rapporto con Beppe Grillo si è incrinato in modo irreversibile. Nel nuovo libro di Bruno Vespa, “Hitler e Mussolini – L’idillio fatale che sconvolse il mondo”, Conte ha espresso il suo disappunto per i comportamenti velenosi di Grillo verso di lui. L’ex premier ha sottolineato che il contrasto non è personale, ma riguarda la lotta di Grillo contro la sua stessa comunità. Tale controcomunicazione ha portato Conte a decidere di non rinnovare il compenso di 300 mila euro a Grillo come garante.
Conte ha spiegato che Grillo ha rivendicato il compenso come garante, ma lui non ha mai accettato che fosse pagato per quella funzione, ritenendo che abbia un valore morale intrinseco. Nonostante un compromesso raggiunto in passato, in cui Grillo veniva retribuito per la sua abilità comunicativa, il presidente del M5S ha ammesso che Grillo sta sabotando il processo costituente del movimento con atti che compromettono l’obiettivo di liberare nuove energie.
La decisione di Conte di interrompere la collaborazione con Grillo è motivata dal fatto che la controcomunicazione del fondatore del Movimento 5 Stelle mina le basi di una collaborazione contrattuale e che contrasta con gli ideali originari del movimento. Questo conflitto, ha affermato Conte, ha provocato in lui un grande dispiacere umano nel vedere Grillo opporsi in modo così netto a un processo di partecipazione democratica essenziale.
Rottura definitiva tra Conte e Grillo: la fine di un’era
Giuseppe Conte ha dichiarato durante una tavola rotonda all’università Roma Tre che qualcosa si è incrinato in maniera irreversibile nel rapporto con Beppe Grillo. L’ex premier ha espresso la sua delusione per il comportamento di Grillo, sottolineando come i contrasti attuali non siano personali ma riguardino la stessa comunità del Movimento 5 Stelle. Conte ha annunciato la decisione di non rinnovare il compenso di 300 mila euro a Grillo, sottolineando che la sua funzione di garante non può essere retribuita.
Il presidente del M5S ha evidenziato come Grillo stia mettendo in atto una controcomunicazione che compromette la collaborazione e mina gli sforzi per riportare il movimento ai suoi ideali originali. Conte ha sottolineato che Grillo ha rivendicato il compenso come garante, ma lui non ha mai accettato che questa funzione fosse retribuita. L’ex premier ha chiarito che il pagamento a Grillo era stato una concessione per la sua abilità comunicativa, ma oggi vede il fondatore del movimento sabotare gli sforzi per liberare energie nuove.
Questa rottura definitiva tra Conte e Grillo segna la fine di un’era per il Movimento 5 Stelle. La decisione di non rinnovare il compenso a Grillo evidenzia le divergenze all’interno del movimento e la difficoltà di conciliare interessi personali con quelli della comunità. Conte ha evidenziato che Grillo si sta opponendo in maniera plateale al processo di partecipazione democratica, mettendo a rischio gli obiettivi di rinnovamento del movimento. Sembra che la collaborazione tra i due leader sia giunta a una fase irreparabile, lasciando aperte molte domande sul futuro del Movimento 5 Stelle.
Non perderti tutte le notizie di politica su Blog.it