Concordia, Procura Firenze chiede 27 anni in Cassazione per Schettino

Concordia, Procura Firenze chiede 27 anni in Cassazione per Schettino

A cinque anni di distanza, l’isola del Giglio non dimentica. Gli abitanti dell’isola e i familiari delle vittime si ritroveranno uniti per ricordare chi ha perso la vita durante il naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio del 2012. Unico colpevole, Francesco Schettino, capitano della nave in attesa dell’ultimo grado del processo, la Cassazione dovrà confermare la condanna decisa in fase di appello.

La Procura Generale di Firenze , su un piano di legittimità, ha evidenziato di dover considerare nella condanna a Schettino, l’aggravante della colpa cosciente, in particolare nella fase dell’emergenza e dell’abbandono della nave, quando si verificarono i decessi. Inoltre, nel ricorso è stato proposto, richiamando le norme, un diverso modo di conteggiare i singoli reati per i quali Francesco Schettino fu condannato a 16 anni anziché ai 27 come chiesti dalla Procura Generale. Omicidio colposo plurimo, naufragio colposo, lesioni colpose plurime, abbandono, false comunicazioni furono le imputazioni, ma soprattutto sul ‘peso’ da dare ai 32 decessi, la Procura Generale aveva stimato un calcolo complessivo diverso tale da far lievitare, appunto, a 27 anni la pena complessiva.

La comunità si stringerà in preghiera nel ricordo di quella tragedia in mare in cui persero la vita 32 persone, tra cui la piccola Dayana di sei anni, 157 furono invece i feriti delle 4.229 a bordo. Alle 11,30 si è celebrata la messa con tutte le autorità civili e militari della Maremma, e anche il sottosegretario in rappresentanza del ministro all’ ambiente.

Dopo la celebrazione, sarà deposta una corona di fiori in memoria delle vittime del naufragio. Gran parte della cerimonia si svolgerà la sera, alle 21,30 infatti partirà la processione con una fiaccolata lunga e silenziosa che si dirigerà verso il molo rosso fino alla lapide delle vittime.

Kevin Rebello, fratello di uno dei camerieri della Concordia, anche lui una delle vittime, oggi è tornato al Giglio per la messa in ricordo delle vittime. “Una preghiera per loro – ha scritto su Facebook – e grazie all’Isola del Giglio. Grazie a loro sono salve più di 4 mila persone”.

L’udienza è fissata per il prossimo 20 aprile. I legali di Schettino hanno chiesto l’annullamento della condanna.

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