Confermate condanne per violenze a Milano durante il Capodanno
La Corte d’appello di Milano ha confermato la sentenza relativa al processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato, per i reati contestati dalla pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunta Letizia Mannella di violenza sessuale di gruppo in concorso nei confronti di Mahmoud Ibrahim e Abdel Fatah, due giovani di 19 e 20 anni coinvolti in un caso di violenza avvenuto durante la notte di Capodanno 2022 a Milano.
I due imputati avrebbero fatto parte di un “branco” che ha commesso atti di violenza e molestie sessuali in Piazza Duomo e nei dintorni. La Corte d’appello ha confermato le condanne a 4 anni e 10 mesi per Ibrahim e a 3 anni e 10 mesi per Fatah. Le difese avevano chiesto l’assoluzione per mancanza di prove, ma la Corte ha ritenuto sufficienti le evidenze presentate.
Durante il processo, è emerso che Ibrahim è stato responsabile delle violenze avvenute davanti a McDonald’s e in Galleria Vittorio Emanuele II, mentre Fatah è stato condannato per i fatti accaduti in piazza Duomo. Entrambi gli imputati erano presenti in aula al momento della sentenza.
Oltre alle condanne, la Corte ha stabilito che Ibrahim e Fatah dovranno risarcire le spese legali della parte civile, rappresentata dal Comune di Milano. Questo rappresenta un ulteriore peso a carico dei due giovani, già condannati per i loro atti violenti e inaccettabili.
Si tratta di una vicenda che ha scosso la città di Milano e ha sollevato dibattiti pubblici sulla violenza sessuale e sui comportamenti predatori di certi individui. L’importanza di una giustizia equa e punitiva in casi simili è fondamentale per garantire la sicurezza e il rispetto di tutti i cittadini.
La conferma delle condanne da parte della Corte d’appello rappresenta quindi un passo avanti nella lotta contro la violenza sessuale e nei confronti di coloro che commettono atti tanto gravi. La giustizia è stata fatta e i responsabili dovranno pagare per i danni causati alle vittime.
È importante che la società nel suo complesso condanni fermamente questi comportamenti e che si lavori per prevenire e contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme. Solo così si potrà garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti, senza paura di atti di violenza o molestie.