Confimprese-Jakala: i consumi rischiano di stagnare

Confimprese-Jakala: i consumi rischiano di stagnare

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I consumi a dicembre hanno chiuso in leggero rialzo ma le previsioni per il 2025 sono poco positive. Il settore retail e ristorazione si prepara a un anno difficile con una crescita stimata intorno allo 0%. Le aziende dovranno adottare politiche di convenienza e riduzione dei costi per mantenere e attrarre clienti. I centri commerciali, che hanno registrato un lieve aumento di traffico nel 2024, rappresentano un punto di positività su cui investire. Il ruolo del personale di vendita diventerà sempre più cruciale per mantenere un vantaggio competitivo in un mercato incerto.

Prospettive del consumo per il 2025: scenari e strategie

Milano (ITALPRESS) – I consumi del mese di dicembre hanno registrato un aumento dello +1,3% a valore, tornando ad allinearsi al trend debole del 2024, fermo al +0,7%. Le previsioni per il 2025 non segnalano al momento un cambiamento significativo, con una crescita dei volumi stimata a +0.0%. Tuttavia, vi è una diminuzione della crescita a valore, con una media ponderata del +1,7% rispetto a un tasso d’inflazione del +1,5%, risultante in un modesto +0,2%.

La brusca frenata registrata negli ultimi mesi del 2024 sembra aver inciso sulle previsioni per l’anno in corso, con il rischio di una possibile stagnazione. Le stime del Retail Barometer semestrale Confimprese-Jakala indicano una crescita media ponderata del +1,7% nei diversi settori, con previsioni più rosee per il settore retail ‘altro’ (casa-arredo, ottica, entertainment, cura persona e servizi), che si attesta al +3,1%. Al contrario, l’abbigliamento e la ristorazione rivisitano al ribasso le loro previsioni, rispettivamente al +0,5% e al +0,4%.

L’andamento generale dell’economia italiana sembra allinearsi a quello delle economie europee, con contrazioni in Germania e Francia che hanno impatto sull’Eurozona. Inoltre, l’eventuale implementazione dei dazi annunciati dagli Stati Uniti potrebbe avere conseguenze negative sull’industria e sui prezzi al consumo, destabilizzando il sistema internazionale.

Di fronte a un contesto che presenta scarse prospettive di crescita per il 2025, le aziende devono adottare una strategia per attrarre i consumatori. Tra le prime azioni proposte vi è il ritocco dei listini, con la maggioranza delle aziende che dichiara di voler mantenere prezzi stabili. Nonostante le iniziative promozionali come Black Friday e saldi, sia altri metodi non sembrano sufficienti a incrementare i consumi e i fatturati.

Per quanto riguarda i canali di vendita, i centri commerciali mostrano risultati simili al totale mercato consumi, con un andamento che sembra confermarsi anche per il 2025. La ripresa del traffico nei diversi ambienti d’acquisto rappresenta un segnale positivo, su cui le aziende possono investire per aumentare la fidelizzazione della clientela e migliorare il servizio offerto. La preparazione del personale di vendita diventa cruciale per mantenere un vantaggio competitivo in un contesto di incertezza e crescita limitata.

Previsioni economiche per il 2025 e strategie per il settore retail

Il 2025 si prospetta come un anno di crescita debole per i consumi, con una stima di +0,0% per la crescita dei volumi e una media ponderata del +1,7% per la crescita a valore. La brusca frenata degli ultimi mesi del 2024 ha inciso sulle previsioni dell’anno in corso, aumentando il rischio di stagnazione. Le contrazioni economiche in Germania e Francia hanno influenzato l’economia dell’Eurozona, mentre i dazi annunciati dagli Stati Uniti potrebbero avere un impatto negativo sul settore industriale e sui prezzi al consumo.

Le aziende di retail dovranno affrontare un anno complesso, con particolare attenzione alla ristorazione, influenzata dall’aumento dei costi e delle materie prime alimentari. È quindi fondamentale adottare politiche di convenienza per mantenere e attrarre clienti, contenendo i costi e migliorando la produttività. Le previsioni per il 2025 indicano una crescita del +3,1% per il settore altro retail, mentre per l’abbigliamento e la ristorazione si prevedono rispettivamente +0,5% e +0,4%.

Le aziende stanno valutando strategie per attirare i consumatori in punto vendita, tra cui il ritocco dei listini in linea con l’inflazione e la riduzione delle promozioni aggressive. Nonostante le iniziative di successo come promozioni e saldi, è necessario un approccio più mirato alla marginalità e alla fidelizzazione della clientela. I centri commerciali sono stati un punto di riferimento per i consumatori nel 2024, con un aumento delle visite del +2,2% rispetto al 2023, segnalando un interesse costante del consumatore verso questo canale di acquisto.

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