Confindustria e Federmanager firmano il rinnovo del CCNL per i dirigenti dell’industria
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi è stato rinnovato fino al 2027, con modifiche che includono una definizione più ampia di dirigente, miglioramenti retributivi e un focus sul welfare bilaterale e sulla parità di genere. L’obiettivo è sostenere la crescita delle imprese attraverso il ruolo chiave del management, offrendo maggiore protezione e incentivi economici. Il contratto prevede anche l’adozione di sistemi di retribuzione variabile basati su obiettivi aziendali e interventi per favorire la parità di genere e l’equità retributiva. Il ruolo di Fondirigenti è potenziato per promuovere una cultura aziendale inclusiva.
Rinnovato il CCNL per i dirigenti: novità e miglioramenti
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi è stato rinnovato con decorrenza dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027. Questo rinnovo porta importanti novità, tra cui un’ampia definizione di dirigente che include professionisti altamente qualificati e con elevata esperienza. Inoltre, il contratto prevede un miglioramento degli aspetti retributivi, con l’aumento del trattamento minimo complessivo di garanzia (TMCG) e l’obbligatorietà di adottare sistemi di retribuzione variabile basati su obiettivi aziendali.
Il Vice Presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali sottolinea l’importanza di accompagnare le imprese verso le transizioni, facendo leva sul contributo fondamentale del management. Questo contratto rappresenta un passo avanti nel rafforzare la competitività delle imprese, con particolare attenzione alla parità di genere e alla conseguente commisurazione della retribuzione dei dirigenti ai risultati ottenuti. Inoltre, il Presidente di Federmanager evidenzia che il nuovo contratto offre maggiori tutele e riconoscimento economico, consolidando il legame tra manager e imprese per la crescita del Paese.
Il rinnovo del contratto include anche miglioramenti nel sistema di welfare bilaterale, con interventi sulla previdenza complementare e sulla valorizzazione del ruolo del FASI e della sanità integrativa. Inoltre, vengono definite le funzioni di Fondirigenti e 4.Manager, con l’obiettivo di promuovere la cultura di impresa e favorire modelli organizzativi inclusivi. Infine, viene dedicata particolare attenzione alla parità di genere, con misure a supporto della maternità, paternità e genitorialità condivisa, riconoscendo l’importanza di operare con criteri di equità e pari opportunità all’interno delle imprese.
Rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi
Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi ha previsto importanti interventi che mirano a migliorare diversi aspetti. Tra le novità più significative vi è l’ampliamento della definizione di dirigente, che ora comprende anche le figure professionali di più elevata qualificazione e esperienza. Questo permette alle imprese di avvalersi di manager altamente specializzati e autonomi nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Inoltre, sono stati introdotti miglioramenti nei aspetti retributivi, con un aumento del trattamento minimo complessivo di garanzia e l’obbligatorietà di adottare sistemi di retribuzione variabile collegati ai risultati aziendali. Questo permette di incentivare i dirigenti a lavorare verso il raggiungimento di obiettivi specifici, contribuendo così alla crescita e alla competitività delle imprese nel lungo termine.
Il nuovo contratto prevede anche un rafforzamento del sistema di welfare bilaterale, con particolare attenzione alla previdenza complementare e alla sanità integrativa. Questo garantirà una maggiore copertura e protezione economica per i dirigenti, contribuendo al loro benessere e alla stabilità lavorativa.
Infine, il tema della parità di genere è stato incluso nel contratto, con specifiche disposizioni a favore delle pari opportunità e dell’equità retributiva. Viene posta particolare attenzione alla tutela della maternità, della paternità e della genitorialità condivisa, promuovendo modelli organizzativi inclusivi e sostenibili nel tempo.
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