Consumi delle famiglie erosi dall’inflazione: spesa nel 2023 in calo del 1,5% in termini reali
Il 2023 vede un aumento della spesa media mensile delle famiglie, ma una diminuzione in termini reali a causa dell’inflazione. Le differenze territoriali si riducono leggermente, mentre rimane stabile la differenza tra famiglie italiane e straniere. La maggior parte delle famiglie spende meno del valore medio, con il 50% che ha speso fino a 2.243 euro. L’aumento dei prezzi ha portato le famiglie a risparmiare meno, attingere ai risparmi e modificare le abitudini di consumo, soprattutto nel settore alimentare. Le spese alimentari sono aumentate, in particolare per cibi pronti, oli, verdure, latte, zucchero e carne.
Impatto dell’aumento dei prezzi sulla spesa delle famiglie italiane nel 2023
Nel 2023, la spesa media mensile per consumi delle famiglie italiane è aumentata del 4,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 2.738 euro. Tuttavia, a causa dell’inflazione che ha registrato una variazione del 5,9%, in termini reali la spesa si riduce dell’1,5%. Questo ha portato tutte le famiglie a dover fare i conti con un aumento dei costi che si è riflettuto sulle loro abitudini di spesa.
Le famiglie italiane, infatti, hanno dovuto fronteggiare l’aumento dei prezzi risparmiando di meno o attingendo ai loro risparmi. Questo ha comportato una riduzione della propensione al risparmio, che nel 2023 è scesa al 6,3%, rispetto al 7,8% del 2022 e all’8,0% del 2019. Inoltre, molte famiglie hanno dovuto adattare le proprie scelte di acquisto, in particolare nel settore alimentare, dove i prezzi sono aumentati in modo significativo.
Le spese per alimentari e bevande analcoliche nel 2023 sono cresciute del 9,2% rispetto all’anno precedente, con punte dell’11,2% nel Nord-est e del 10,7% nel Centro. Le famiglie hanno dovuto fare i conti con aumenti significativi per cibi pronti, oli e grassi, ortaggi, latticini, zucchero, prodotti dolciari e cereali. La carne, che rappresenta una parte significativa della spesa alimentare, ha registrato un aumento del 6,7%.
In risposta a questi aumenti dei prezzi, molte famiglie hanno cercato di limitare la quantità e la qualità del cibo acquistato. Nel complesso, il scenario del 2023 ha mostrato un impatto significativo sull’economia domestica delle famiglie italiane, che hanno dovuto adattarsi a un contesto di prezzi in costante aumento.
Spesa media delle famiglie italiane nel 2023
La spesa media mensile per consumi delle famiglie italiane nel 2023 è aumentata del 4,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di 2.738 euro. Tuttavia, in termini reali, si è registrata una riduzione dell’1,5% a causa dell’alta inflazione del 5,9% che ha pesato sulle tasche dei consumatori. Questo aumento dei prezzi ha portato le famiglie a risparmiare meno o a utilizzare i propri risparmi per far fronte alle spese.
Modifiche nelle abitudini di consumo
Le famiglie italiane hanno dovuto modificare le proprie abitudini di consumo per far fronte all’aumento dei prezzi, soprattutto nel settore alimentare. Circa il 31,5% delle famiglie ha dichiarato di aver cercato di limitare la quantità e la qualità del cibo acquistato rispetto all’anno precedente. Questo cambiamento si è riflesso in un aumento del 9,2% della spesa per Alimentari e bevande analcoliche, con picchi del 12,9% per gli oli e grassi e del 11,9% per il latte e i prodotti lattiero-caseari.
Divari territoriali e propensione al risparmio
Nonostante l’aumento dei prezzi, i divari territoriali tra le diverse regioni italiane sono rimasti stabili, con una differenza relativa tra la spesa massima del Nord-ovest e quella minima del Sud che si attesta al 35,2% nel 2023. La propensione al risparmio delle famiglie è stata pari al 6,3%, in calo rispetto al periodo pre-Covid, evidenziando una maggiore difficoltà nell’accumulare risparmi.
Effetti sull’economia familiare
L’aumento dei prezzi ha avuto un impatto significativo sull’economia familiare, portando molte famiglie a cercare di ridurre le spese superflue e a trovare soluzioni alternative per far fronte alle necessità quotidiane. Questa situazione evidenzia la necessità di politiche economiche e sociali mirate a sostenere le famiglie durante periodi di forte inflazione e incertezza economica.
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