Convegno a Milano sulla terapia occupazionale e i caregiver
Milano (ITALPRESS) – Molte delle professioni sanitarie rappresentate dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione rivestono un ruolo fondamentale nella presa in carico delle persone più fragili. Tra queste professioni, il terapista occupazionale svolge un ruolo di grande importanza. Il suo operato si esplica attraverso percorsi articolati che richiedono il dialogo costante con la famiglia e le figure di cura.
In un periodo caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione e da un’alta incidenza di malattie croniche, diventa sempre più cruciale la capacità di valutare il soggetto nella sua dimensione familiare. Questo è un aspetto essenziale per garantire una migliore qualità di vita e un completo recupero delle persone assistite.
Durante un convegno sulla figura del caregiver come terzo soggetto rispetto al professionista sanitario e alla persona assistita, il presidente dell’Ordine, Diego Catania, ha sottolineato l’importanza della terapia occupazionale. Quest’ultima si basa sull’idea che le attività quotidiane significative possano contribuire non solo al benessere fisico, ma anche a quello psicologico, emozionale e sociale.
Michela Bentivegna, presidente della Commissione d’Albo Terapisti Occupazionali di Milano, ha aggiunto che, in un contesto così complesso, il coinvolgimento dei caregiver e della famiglia è fondamentale. Questi soggetti svolgono un ruolo chiave nel supportare il percorso terapeutico e nell’integrare i benefici della terapia nella vita quotidiana.
Inoltre, i caregiver forniscono importanti informazioni su come adattare le strategie terapeutiche alla routine quotidiana e all’ambiente domestico del paziente. Sono anche i primi a notare i risultati immediati della terapia e a sostenere la persona assistita nel raggiungimento degli obiettivi.
Durante il convegno, sono intervenuti anche psicologi e medici specialisti in geriatria per approfondire il ruolo e il carico mentale ed emotivo dei caregiver. Sono stati analizzati casi specifici, come quello dei giovani caregiver e le differenze nell’esperienza di cura tra soggetti in età evolutiva e anziani.
È stato inoltre discusso il contributo della terapia occupazionale in diversi contesti, anche in relazione alle tecnologie assistive e alla telemedicina. L’evento ha posto l’attenzione anche sui diritti dei caregiver, che talvolta rischiano di vedere compromessi i propri spazi di vita professionale, sociale e di svago.
La riflessione finale ha sottolineato l’importanza di considerare il terapista occupazionale come un alleato non solo per il paziente, ma anche per i caregiver. Questo approccio integrato e multidisciplinare è fondamentale per garantire una cura completa e personalizzata a chi ne ha bisogno. (ITALPRESS) – Foto: ufficio stampa –