COP29, Brasile: “Nessun compromesso senza un aumento degli obiettivi di finanziamento per il clima da parte dei Paesi ricchi”
Il Brasile ha respinto l’offerta finanziaria dell’Azerbaigian alla Cop29, creando incertezze sul raggiungimento di un accordo. La proposta del NCQG di 250 miliardi di dollari all’anno è stata considerata inadeguata dagli attivisti per il clima e dalla società civile. Il Brasile, prossimo Paese ospitante della Cop30 e principale negoziatore, si è detto deluso dalla mancanza di chiarezza sui finanziamenti. La mancanza di certezza sui futuri flussi finanziari rende difficile per i Paesi in via di sviluppo stabilire i loro obiettivi di riduzione delle emissioni. La questione resta spinosa e le discussioni sono entrate in un’ulteriore fase di complessità.
Brasile respinge offerta finanziaria azera alla Cop29
Il Brasile, prossimo Paese ospite della Cop29, ha dichiarato a Euronews che la seconda offerta finanziaria azera è arrivata troppo tardi al vertice, mettendo in dubbio la conclusione dell’accordo. Durante la Cop29, il Brasile ha respinto il secondo tentativo della presidenza azera di raggiungere un accordo politico sui finanziamenti per il clima. All’esterno, gruppi della società civile hanno protestato a Baku in solidarietà con i Paesi in via di sviluppo.
Il Brasile è deluso dal ritardo della proposta finanziaria e dalla mancanza di tempo per raggiungere un accordo. La proposta azera di 250 miliardi di dollari all’anno a partire dal 2035 è stata ritenuta inadeguata dagli attivisti per il clima. La questione dei finanziamenti è urgente per il Brasile, che ospiterà il vertice Cop30 l’anno successivo e deve affrontare la spinosa questione dei flussi finanziari futuri.
Il Brasile sottolinea la responsabilità storica delle nazioni ricche verso i Paesi in via di sviluppo e la necessità di chiarezza sulla provenienza dei finanziamenti. La protesta silenziosa dei manifestanti ha evidenziato la delusione riguardo al testo del NCQG in discussione.
Al momento della pubblicazione, erano in corso colloqui per produrre una bozza finale dell’accordo NCQG. Le delegazioni nazionali avrebbero dovuto discutere l’ultima proposta di compromesso durante la sessione plenaria.
La sfida dei finanziamenti per il clima alla Cop29
Il Brasile ha respinto il secondo tentativo della presidenza azera di raggiungere un accordo politico sui finanziamenti per il clima alla Cop29. L’offerta finanziaria azera è arrivata troppo tardi, creando dubbi sulla possibilità di concludere l’accordo. Anche se il Brasile spera ancora di raggiungere un accordo, la mancanza di certezza sui futuri flussi finanziari rende difficile per i Paesi in via di sviluppo mettere a punto i contributi nazionali determinati allo sforzo di riduzione delle emissioni globali.
La proposta di 250 miliardi di dollari all’anno, respinta dagli attivisti per il clima, pone una sfida per i Paesi in via di sviluppo che cercano di evitare la dipendenza dai combustibili fossili. La responsabilità storica dei Paesi ricchi verso quelli in via di sviluppo è stata sottolineata, ma la mancanza di chiarezza sulla provenienza dei finanziamenti rimane un ostacolo.
La protesta silenziosa dei gruppi della società civile a Baku ha evidenziato le preoccupazioni sui finanziamenti proposti, definendoli “noccioline” e ridicolizzando l’accordo di Parigi. Le manifestazioni di solidarietà con i Paesi in via di sviluppo esortano alla resistenza contro una proposta che potrebbe gravare di un maggiore debito su di loro.
Nonostante i negoziati siano ancora in corso, il Brasile e gli altri Paesi sperano di trovare una soluzione che favorisca non solo loro stessi ma l’intera comunità globale.
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