Corte dei conti: “Fragile ripresa dell’Italia a causa dei vincoli UE”
Si è tenuta stamane presso l’Aula delle Sezioni Unite del Palazzo di Giustizia della Corte dei conti, la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2017. Il presidente Arturo Martucci di Scarfizzi nel suo discorso ha puntato il dito contro le politiche di repressione economica messe in atto dai vertici dell’Unione Europea, sostenendo che: “Deve tenersi conto dell’ancora fragile ripresa dell’attività produttiva nazionale, soprattutto in relazione ai vincoli di finanza pubblica che derivano all’Italia dall’appartenenza all’Unione europea dalla moneta unica. Occorre guardare al prossimo triennio con particolare attenzione e cautela, tenuto conto anche del probabile riorientamento della politica monetaria della Bce.”
Alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, e delle più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente del Senato, Pietro Grasso e i ministri Padoan, Poletti, Madia, Franceschini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, il presidente della Corte dei conti ha affermato che: “L’ Italia è ancora insufficiente; la capacità di spesa delle risorse comunitarie con conseguente perdita di tali fondi se non utilizzati è notevole. L’inflazione inizia a far registrare decimali con il segno positivo e cominciano a venire in evidenza i primi risultati sul fronte della cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali.”
Parlando poi dell’emergenza terremoto che colpito il centro Italia: “Non posso aprire questo anno giudiziario senza rivolgere un accorato pensiero a tutti coloro che sono stati coinvolti dagli eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale; la prevenzione non appare del tutto slegata dalla ricostruzione. Di questo peculiare aspetto non può non tenersi conto, anche in sede europea, per gli interventi finanziari messi in campo dal governo e dal Parlamento” ha detto Martucci di Scarfizzi. “Non si tratta di cautelarsi contro eventi solo possibili – ha proseguito – bensì di programmare una protezione contro effetti drammatici di eventi sismici che presentano purtroppo carattere di potenziale continuità”.
È poi intervenuto il procuratore generale Claudio Galtieri, il quale si è soffermato sul fenomeno corruttivo negli appalti pubblici. Al fine di combattere la corruzione, ha spiegato Galtieri, si deve contrastare la cattiva amministrazione, attraverso i piani anticorruzione e i piani di trasparenza. “Si afferma da più parti che la corruzione determina inefficienza. In realtà, è l’inefficienza a creare ampie zone oscure nelle quali più facilmente si possono inserire e nascondere i conflitti di interesse e la corruzione” ha detto Galtieri. E a questo proposito ha terminato il suo intervento invitando la scuola e la famiglia a recuperare i valori etici come primo passo per nuove azioni di contrasto alla corruzione.