La Corte frena l’indipendenza della Catalogna: fuga delle banche

La Corte frena l’indipendenza della Catalogna: fuga delle banche

La Corte costituzionale spagnola, ammettendo un ricorso presentato dal Partito dei socialisti di Catalogna, ha sospeso la sessione Parlamento catalano prevista per lunedì 9, che avrebbe dovuto approvare una dichiarazione d’indipendenza. I partiti indipendentisti hanno quindi presentato una nuova proposta di convocazione per lunedì prossimo che sarà valutata domani dall’ufficio di presidenza.

Per la Corte la dichiarazione è una violazione della Costituzione

Il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, vuole comparire davanti al plenum dell’assemblea catalana per convalidare i risultati e gli effetti del referendum, mettendo sul piatto la dichiarazione di indipendenza.

La decisione della Corte spagnola di sospendere il Parlamento si motiva con “le rilevanti e generali ripercussioni sociali ed economiche” che deriverebbero dalla dichiarazione di indipendenza. Per la Corte, questa eventualità configura la “eccezionale urgenza” prevista dall’articolo 56 della Costituzione, già invocata dai socialisti catalani, giacché una tale decisione del Parlamento catalano “produrrebbe un pregiudizio di impossibile riparazione che rendere inutile la finalità del ricorso”.I

Il Governo non molla la presa e vuole impedire a tutti i costi che la comunità autonoma spagnola situata all’estremità nord-orientale della penisola iberica possa abbandonare il Paese.

In fuga banche e imprese

Non è solo una battaglia politica quella che si sta consumando, ma anche una battaglia economica poiché a fare paura sono le banche in fuga e le imprese. E’ già pronto un decreto di Madrid che vuole facilitare il trasferimento delle imprese.

Il Banco Sabadel vuole a trasferirsi ad Alicante per evitare possibili effetti negativi della dichiarazione di indipendenza. Anche la Caixa è prossima allo spostamento e oggi 6 ottobre si prepara a decidere la nuova sede, che con tutta probabilità, sara nelle isole Baleari.

Per Barcellona è un colpo pesante. I rischi per l’economia sono concreti: Standard & Poors ha fatto sapere che nei prossimi tre mesi potrebbe declassare il debito sovrano della Catalogna.

Le decisioni degli istituti bancari arrivano dopo che il commissario UE all’Economia, Pierre Moscovici ha dichiarato “una nuova repubblica sarebbe fuori dall’Unione europea. Conosciamo un solo membro: la Spagna”, mentre il commissario europeo al Bilancio, il tedesco Oettinger è ancora più perentorio quando dice “c’è il rischio di una guerra civile”.

La Catalogna indipendente non sarebbe un membro Ue

Per il commissario Ue all’Economia Pierre Moscovici una Catalogna indipendente “non sarebbe membro dell’Unione europea”. “L’Unione europea conosce un solo Stato membro: la Spagna” ha detto l’alto responsabile Ue durante la trasmissione Questions d’Info. Il braccio di ferro tra Barcellona e Madrid è “una vicenda dolorosa che va trattata dagli spagnoli. Risolverla non spetta né a Parigi né a Bruxelles né ad altri”.

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