Cortei anti-Salvini a Napoli: scontri tra polizia e manifestanti
Scontri tra polizia e civili alla Mostra d’Oltremare di Napoli, dove si trova Matteo Salvini per un convegno. I manifestanti anti-Lega hanno lanciato molotov e sassi. Gli agenti, in tenuta anti-sommossa, hanno risposto con i lacrimogeni. Prima del corteo, lanciati anche fumogeni e di petardi contro gli agenti.
Alcuni manifestanti incappucciati hanno accerchiato le forze dell’ordine alle spalle. La polizia si è difesa con l’uso degli idranti e con il sostegno di altri agenti. Una molotov ha colpito un cellulare dei carabinieri ed è scoppiato un mini incendio presto estinto. Cassonetti dei rifiuti in fiamme. La gente è scappata cercando riparo in questo campo di battaglia. Durante lo scontro sono arrivati anche i black block: giovani incappucciati, vestiti di nero, armati di bastoni, che potrebbero fare parte degli ultras napoletani. La polizia è riuscita a costringere alla fuga i manifestanti, che hanno continuato a lanciare oggetti contro le forze armate.
Matteo Salvini, appena giunto al convegno, ha attaccato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “È scandaloso che un ex magistrato sfortunatamente sindaco, spero ancora per poco, si permetta di decidere chi può e chi non può venire a Napoli. Quello che ha dichiarato in questi giorni verrà portato in qualche tribunale dove, magari, qualche magistrato più equilibrato di lui deciderà se può insultare o no”.
I napoletani non hanno mai dimenticato i cori razzisti di Salvini rivolti ai partenopei: “Vent’anni fa quando ho preso la tessera della Lega, l’Italia era diversa, ora l’Italia deve vincere tutta insieme e Napoli e il Sud sono troppo importanti per lasciarli in mano ai de Magistris o i Crocetta di turno. Non devono fidarsi di me, ma dei fatti che portiamo avanti da anni in Veneto in Lombardia”.