Covid, risale l’incidenza e l’Rt, scende occupazione intensive
Un set di provette nel laboratorio di analisi usato anche per le analisi da tampone dell’eventuale contagiato da Coronavirus (COVID-19).
31/03/2020, Corigliano-Rossano, Italia ( – 2020-03-31, Alfonso Di Vincenzo / ipa-agency.
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la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
ROMA – Sale l’incidenza settimanale, così come l’Rt medio; mentre scende il tasso di occupazione delle terapie intensive.
Questi i dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità.
Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 310 ogni 100.
000 abitanti (10/06/2022 -16/06/2022) vs 222 ogni 100.
000 abitanti (03/05/2022 -09/06/2022).
Mentre nel periodo 25 maggio – 7 giugno 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,73-1,18), in aumento rispetto alla settimana precedente, con un range che supera la soglia epidemica.
L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento, con un intervallo che raggiunge la soglia epidemica: Rt=0,95 (0,91-1) al 07/06/2022 vs Rt=0,80 (0,77-0,85) al 31/05/2022.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 1,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 giugno) vs il 2,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 09 giugno).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 6,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 16 giugno) vs 6,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 9 giugno).
Una sola Regione/PA è classificata a rischio basso.
14 Regioni sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020.
6 Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (10% vs 10% la scorsa settimana).
In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% vs 42%), mentre diminuisce la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 49%).
foto: agenziafotogramma.
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