Covid, sale l’incidenza mentre scendono Rt e occupazione intensive
Un set di provette nel laboratorio di analisi usato anche per le analisi da tampone dell’eventuale contagiato da Coronavirus (COVID-19).
31/03/2020, Corigliano-Rossano, Italia ( – 2020-03-31, Alfonso Di Vincenzo / ipa-agency.
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la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate
ROMA – Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 222 ogni 100.
000 abitanti (03/06/2022 -09/06/2022) vs 207 ogni 100.
000 abitanti (27/05/2022 -02/06/2022).
Nel periodo 18 – 31 maggio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,75 (range 0,72-0,82), in diminuzione rispetto alla settimana precedente.
L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente: Rt=0,80 (0,77-0,85) al 31/05/2022 vs Rt=0,78 (0,75-0,82) al 23/05/2022.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 2,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 09 giugno) vs il 2,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 giugno).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 6,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 9 giugno) vs 7,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 2 giugno).
E’ quanto si evince dal monitoraggio della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità sul Covid-19 in Italia.
19 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.
Due Regioni sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020 per la presenza di molteplici allerte di resilienza.
Tredici Regioni/PPAA riportano una singola allerta di resilienza.
Due Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (10% vs 11% la scorsa settimana).
Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (42% vs 42%), mentre aumenta la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 46%).
foto: agenziafotogramma.
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