Cresce l’export made in Italy verso i mercati extra europei: +19,7%
Sul versante delle esportazioni i dati sono positivi. Prosegue per il terzo mese consecutivo il recupero sui mercati extra europei dei prodotti made in Italy che, secondo l’Istat, nel mese di gennaio 2017 sono aumentate del 2,8% rispetto a dicembre.
Il dato davvero eclatante emerge dal confronto con il gennaio 2016, con un incremento su base annua che arriva addirittura al 19,7%. Tale aumento è condizionato in buona parte dal livello di vendite particolarmente contenuto a gennaio 2016 e dalla presenza a gennaio 2017 di alcune transazioni straordinarie (commesse speciali e vendite di mezzi di navigazione marittima). Resta tuttavia che i numeri sono molto positivi per le esportazioni italiane extra Ue.
Tanto più che la crescita congiunturale riguarda tutti i settori industriali, con performance particolarmente sostenute per l’energia (+26,3%) e i beni strumentali (+4,3%).
Il dato più interessante è il «ritorno» della Russia, con vendite verso Mosca che, in un anno, sono aumentate del 39,4%. Per quanto riguarda i mercati, comunque, la crescita tendenziale è diffusa a tutti i principali partner commerciali: oltre alla Russia appena citata, anche i Paesi cosiddetti Asean (+57%), la Cina (+36,6%), gli Stati Uniti (+35,8%), il Giappone (+29,0%) e i Paesi Mercosur (+23,1%). Anche per l’import si rileva una dinamica crescente che coinvolge in particolare: Opec (+53,4%), Russia (+43,3%) e Turchia (+29,6%).
Il mese di Gennaio 2017 ha registrato gli aumenti maggiori da quasi sei anni, sia per le esportazioni, sia per le importazioni. Per le importazioni, invece, per trovare un aumento maggiore del 22,3% bisogna tornare ad aprile del 2011, quando era stato del 26,5%.
Cresce tuttavia il deficit della bilancia commerciale, con un disavanzo che a gennaio 2017 sale a -889 milioni, contro i -486 milioni di gennaio 2016. Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici (+2,3 miliardi) è in notevole aumento rispetto a gennaio 2016 (+1,3 miliardi). Su questo risultato incidono alcune commesse speciali e vendite di mezzi di navigazione marittima.
Gli acquisti di beni strumentali (-4,2%) e di beni di consumo durevoli (-4,0%) appaiono in forte calo. Il disavanzo commerciale è pari a -889 milioni di euro (in crescita dai -486 milioni a gennaio 2016). Al netto dei prodotti energetici, invece, il saldo è in surplus per 2,3 miliardi (era +1,3 miliardi a gennaio 2016).
Negli ultimi tre mesi, la dinamica congiunturale dell’export si conferma ampiamente positiva (+5,9%) e coinvolge tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dei beni di consumo durevoli (-0,3%). Le vendite di energia (+37,6%) e di beni strumentali (+7,1%) sono in marcata espansione. Dal lato dell’import si rileva una sostenuta espansione (+8,2%) particolarmente ampia per l’energia (+26,9%).
Su base annua, a gennaio 2017 la forte crescita delle esportazioni è marcata anche al netto dell’effetto dovuto alla differenza nei giorni lavorativi (+16,6%). Il confronto è condizionato da un livello di vendite particolarmente contenuto a gennaio 2016 nonché dalla presenza a gennaio 2017 di alcune transazioni straordinarie (commesse speciali e vendite di mezzi di navigazione marittima).