Cresce l’occupazione nel settore della ristorazione: 1,5 milioni di persone impiegate ma diminuiscono le imprese – Rapporto di FIPE – Confcommercio

Cresce l’occupazione nel settore della ristorazione: 1,5 milioni di persone impiegate ma diminuiscono le imprese – Rapporto di FIPE – Confcommercio

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Il Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE – Confcommercio riporta una moderata crescita nel settore, con aumento del valore aggiunto e dei consumi. Nel 2024, le imprese nel settore sono diminuite, soprattutto i bar. Nonostante un crescita dell’occupazione, la produttività è calata, e persistono difficoltà nel reperire personale qualificato. Il settore affronta sfide legate alla stabilità economica e alla ricerca di personale qualificato. Il Presidente di FIPE-Confcommercio sottolinea la necessità di migliorare la flessibilità organizzativa e investire nella formazione professionale. Il settore sta ancora cercando di riprendersi dai colpi della pandemia, puntando ad offrire servizi di alta qualità.

Analisi del settore della ristorazione secondo il Rapporto 2025 di FIPE – Confcommercio

Il Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE – Confcommercio offre un quadro dettagliato del settore, evidenziando una moderata crescita nel corso dell’ultimo anno. Con un valore aggiunto che ha raggiunto i 59,3 miliardi di euro e consumi stimati a oltre 96 miliardi di euro, si conferma la tendenza positiva osservata nel 2023, nonostante si mantenga al di sotto dei livelli pre-pandemia. L’aumento dei prezzi nel 2024, sebbene in calo rispetto all’anno precedente, ha superato il tasso di inflazione generale, evidenziando la necessità di un’attenzione costante al fronte economico.

Nel settore sono presenti 328 mila imprese, con una contrazione del 1,2% rispetto all’anno precedente, specialmente tra i bar che mostrano segni di difficoltà. Tuttavia, la propensione a investire rimane alta, con oltre il 40% delle imprese che ha effettuato almeno un investimento nel 2024. Un punto di attenzione è rivolto alle risorse umane, con un aumento dell’occupazione nel settore, ma una diminuzione della produttività che rimane al di sotto dei livelli passati.

Un aspetto significativo riguarda la composizione della forza lavoro, con un’alta percentuale di lavoratori under 30 e sotto i 40 anni, ma con un aumento degli over 50. La difficoltà nella ricerca di personale qualificato resta una criticità, con un crescente divario tra domanda e offerta di competenze. Il Presidente di FIPE – Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, sottolinea la necessità di rafforzare la sicurezza contrattuale, migliorare la flessibilità organizzativa e investire nella formazione per affrontare le sfide del settore.

Il Rapporto 2025 mette in luce la complessità e le potenzialità del settore della ristorazione, invitando a un’analisi approfondita per affrontare le sfide future e garantire la crescita e la sostenibilità del comparto.

Un quadro complesso per il settore della ristorazione nel 2024

Il Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE – Confcommercio indica che il 2024 è stato un anno di moderata crescita per il settore, con un valore aggiunto che continua a crescere, ma con alcune criticità strutturali ancora presenti. Nonostante la situazione economica generale abbia subito un rallentamento, i consumi nel settore hanno registrato un aumento, seppur inferiore ai livelli pre-pandemia.

Il numero di imprese nel settore si è leggermente ridotto nel 2024, con una contrazione soprattutto nei bar a causa di un cambiamento verso altri modelli di offerta. Tuttavia, le imprese mantengono un sentiment positivo per il futuro, sebbene con un rallentamento dovuto alle turbolenze economiche in corso.

Sul fronte dei prezzi, si è registrato un aumento al di sopra del 3%, in calo rispetto all’anno precedente ma ancora superiore all’inflazione generale. Le imprese mostrano una propensione a investire, con oltre il 40% che ha effettuato almeno un investimento nel corso del 2024.

L’occupazione nel settore è aumentata nel 2024, con un incremento sia nel numero totale di occupati che di dipendenti. Tuttavia, la produttività ha subito una diminuzione rispetto all’anno precedente e resta al di sotto dei livelli passati. La forza lavoro dipendente è caratterizzata da una presenza significativa di lavoratori giovani, ma anche da una crescente presenza di over 50. Persistono le difficoltà nel reperire personale qualificato, aumentando il mismatch tra domanda e offerta di competenze.

In conclusione, il settore della ristorazione si trova di fronte a sfide importanti che richiedono interventi mirati per garantire la continuità e la qualità dei servizi offerti.

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