Crescita contenuta dell’economia campana nel primo semestre, secondo Bankitalia.
Durante l’assemblea annuale della Banca d’Italia a Roma, sono state presentate le stime sull’attività economica della Campania nel primo semestre del 2024. L’incremento del prodotto è stato dello 0,8% rispetto all’anno precedente, trainato principalmente dal settore delle costruzioni e dalle esportazioni, in particolare in ambito farmaceutico. Nonostante la crescita dell’occupazione e del reddito disponibile, la spesa per consumi è rimasta debole. La nuova misura di contrasto alla povertà, l’assegno di inclusione, ha beneficiato molte famiglie campane. Rispetto al credito, si è registrato un calo dei prestiti alle imprese, mentre i depositi bancari sono cresciuti, trainati principalmente dalle imprese.
Attività economica in Campania
Nel primo semestre del 2024, l’attività economica in Campania ha registrato una crescita contenuta, principalmente a causa della fase ciclica debole. Secondo le stime della Banca d’Italia, il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,8% rispetto all’anno precedente, superando la media nazionale e quella del Mezzogiorno. Tuttavia, l’espansione dell’attività economica è stata influenzata da andamenti eterogenei tra i diversi settori.
In particolare, il settore manifatturiero ha continuato ad avere risultati sfavorevoli, con un saldo negativo tra le imprese che hanno registrato un aumento delle vendite e quelle che hanno subito una diminuzione. Al contrario, nel comparto dei servizi l’attività è rimasta stabile, con un lieve aumento delle imprese che hanno mantenuto invariate le vendite. Il settore turistico, che aveva registrato una ripresa negli anni precedenti, ha subito una contrazione della domanda interna, nonostante la stabilità dei visitatori stranieri.
Per quanto riguarda le prospettive future, una parte significativa delle imprese prevede una stabilità del fatturato nei prossimi sei mesi, con le aspettative di crescita che prevalgono soprattutto nel settore dei servizi. Il settore delle costruzioni è rimasto in espansione, grazie agli investimenti pubblici e al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le esportazioni campane hanno continuato a crescere, trainate soprattutto dal comparto farmaceutico, mentre altri settori come l’automotive hanno registrato una diminuzione delle vendite sui mercati europei e nordamericani. L’occupazione è cresciuta sensibilmente nei primi mesi del 2024, contribuendo a un aumento del reddito disponibile e a una stabilizzazione del tasso di disoccupazione.
La situazione economica della Campania nel primo semestre del 2024
L’attività economica in Campania ha registrato una crescita contenuta nel primo semestre del 2024, in linea con la fase ciclica debole. Secondo le stime della Banca d’Italia, il prodotto è aumentato dello 0,8% rispetto all’anno precedente, superando la media nazionale e quella del Mezzogiorno. Tuttavia, i settori dell’economia hanno mostrato andamenti diversi, con la manifattura che continua ad essere in difficoltà.
Nell’industria automobilistica, ad esempio, le incertezze legate alla riconversione tecnologica stanno condizionando le attività delle imprese. Nel comparto dei servizi, l’attività è rimasta stabile, con una crescita delle vendite in alcuni settori e una situazione più delicata in altri. Il settore turistico, che stava conoscendo una fase di ripresa, ha registrato una riduzione della domanda interna, anche se i visitatori stranieri continuano a sostenere il traffico aeroportuale e portuale.
Per il futuro, molte imprese esprimono aspettative di stabilità, ma ci sono segnali positivi di crescita, soprattutto nel settore dei servizi. Le esportazioni campane sono cresciute, trainate principalmente dal comparto farmaceutico, mentre altri settori come l’automotive hanno registrato un calo sul mercato europeo e nordamericano.
L’occupazione è aumentata sensibilmente nei primi mesi del 2024, con una maggiore domanda di lavoro che ha contribuito a sostenere il reddito disponibile. Tuttavia, la spesa per consumi è rimasta debole, pur beneficiando del calo dell’inflazione. Nel frattempo, è stata introdotta una nuova misura nazionale per contrastare la povertà, l’assegno di inclusione, che ha visto una buona adesione in Campania.
Infine, il settore bancario ha registrato una riduzione dei prestiti alle imprese e delle richieste di credito, mentre i depositi bancari sono in aumento, trainati soprattutto dalle imprese. Il valore dei titoli detenuti da famiglie e imprese campane è cresciuto, riflettendo un interesse verso nuove emissioni e investimenti.
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