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Da incompetente a professionista: come ho imparato a gestire gli attori” / “La storia di successo di Parthenope, il film…

Paolo Sorrentino, orgoglio italiano della settima arte, si è raccontato a Domenica In in vista dell’uscita del suo nuovo film “Parthenope”. Il regista ha rivelato di essersi appassionato al cinema dopo gli studi in Economia a Napoli, e di aver iniziato come assistente alla regia. Ha scelto una protagonista femminile per raccontare un’epopea che attraversasse tutta la vita, spiegando che la femminilità è più adatta a questo tipo di narrazione. Sulla scelta dell’attrice Celeste Dalla Porta, ha detto di averla selezionata con tanti provini. Sorrentino ha anche parlato della sua crescita come regista, imparando a gestire meglio gli attori nel tempo e affrontando sempre nuove sfide creative.

Paolo Sorrentino: il genio dietro le quinte

Orgoglio italiano, pittore della settima arte, si sprecano gli elogi e le metafore per descrivere la genialità di Paolo Sorrentino, ospite oggi a Domenica In. Il regista è prossimo a vedere in tutti i cinema d’Italia la sua nuova creatura, il film “Parthenope”, e per l’occasione si è raccontato nel salotto di Mara Venier. Timido e impacciato, Sorrentino ha sempre saputo di essere fatto per stare dietro le quinte, dove riesce a esprimere al meglio la sua creatività.

Nel corso dell’intervista a Domenica In, il regista ha svelato i dettagli dei suoi esordi nel settore cinematografico. Appassionatosi al cinema a soli 18 anni dopo aver completato gli studi di Economia e Commercio a Napoli, Sorrentino ha trascorso anni a scrivere e ad assistere alla regia di grandi personaggi ancora attivi nel mondo del cinema.

Parlando del suo ultimo film, “Parthenope”, Sorrentino ha anticipato la bellezza della storia e la scelta della protagonista femminile, interpretata da Celeste Dalla Porta. La decisione di affidare il ruolo ad una donna è stata dettata dalla volontà di raccontare qualcosa di epico che attraversasse tutte le sfaccettature della vita, specialmente della gioventù. Con Celeste Dalla Porta, scelta tramite provini e talento, Sorrentino ha creduto di trovare la perfetta interprete per il suo film.

Nell’approfondire la sua attitudine da regista, Sorrentino ha rivelato di aver imparato con il tempo a gestire anche gli attori, non trascurando più l’importanza del loro ruolo nei suoi progetti. La sua costante voglia di cimentarsi in nuove sfide nasce dalla simmetria che percepisce nel lavoro: quando un progetto termina, è già desideroso di concentrarsi su qualcosa di diverso, in un ciclo creativo infinito.

Paolo Sorrentino presenta il suo nuovo film “Parthenope” a Domenica In

Orgoglio italiano, pittore della settima arte, si sprecano gli elogi e le metafore per descrivere la genialità di Paolo Sorrentino, ospite oggi a Domenica In. Il regista è prossimo a vedere in tutti i cinema d’Italia la sua nuova creatura, il film “Parthenope”, e per l’occasione si è raccontato nel salotto di Mara Venier. “Quando ho capito che il mio posto era dietro le quinte? L’ho capito da sempre, sono timido e impacciato; quindi sono fatto per stare dietro le quinte”. Paolo Sorrentino ha poi svelato la parentesi che racchiude i suoi esordi nel settore. “Mi sono appassionato al cinema a 18 anni, avevo appena finito gli studi di Economia e Commercio a Napoli.

Paolo Sorrentino a Domenica In si è lasciato andare a qualche commento che anticipa la bellezza del suo nuovo film – Parthenope – soprattutto in riferimento al ruolo della protagonista. “Perchè una protagonista donna? L’ispirazione è arrivata dal fatto di voler raccontare qualcosa che attraversasse tutta la vita, qualcosa di epico; questa accezione secondo me è più femminile che maschile. Mi sembrava quindi più consono affidare il racconto ad una donna; non è altro che la storia di ciò che accade, della gioventù, il momento in cui ti puoi abbandonare alla spensieratezza”. Sulla scelta di Celeste Dalla Porta ha invece spiegato: “Aveva fatto la comparsa in un mio precedente film, la scena è poi stata tagliata.

Proseguendo nell’intervista a Domenica In, Paolo Sorrentino si è raccontato nella sua attitudine da regista: “Sono bravo a gestire anche gli attori? Grazie, ma all’inizio non era così, ho imparato con il tempo; davo più importanza alle immagini e mi dimenticavo degli attori”. A proposito della sua voglia di cimentarsi sempre con qualcosa di nuovo ha invece spiegato: “Chi fa questo lavoro vive questa simmetria; quando sei stanco perchè stai lavorando da tempo ad un progetto, quando esce, non vedi l’ora di focalizzarti su altro”.

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Redazione

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