Premio David di Donatello, ma il cinema italiano va male ai botteghini
David di Donatello quest’anno è donna ed è all’insegna del “Dissenso comune” il movimento di attori e attrici italiani contro contro le molestie sulle donne nel mondo del cinema. Al centro del palco, forse più che il Cinema, la legittima lotta contro le molestie sulle donne in tutti i contesti, che ha forse oscurano il vero spirito della manifestazione.
Il premio al miglior film è andato ad Ammore e malavita, regia di Manetti Bros, che aveva ottenuto il maggior numero 15 candidature, seguito da Napoli velata con 11 candidature.
La cerimonia di premiazione della 63ª edizione dei David di Donatello è andata in onda su Rai Uno e condotta da Carlo Conti. Il Premio è tornato in diretta TV dopo anni di assenza, ma il Gran Galà ha forse deluso le aspettative di ascolti della vigilia, tenendo conto del fatto che è sponsorizzata e pubblicizzata per tutta la settimana sulle varie reti della tv di Stato. I dati parlano di una media di soli 3 milioni di spettatori con uno share del 14.30%. Un ritorno che può essere forse considerato un ‘flop’.
La Cortellesi nel suo monologo d’apertura è brava, ma anche qui la parola d’ordine è retorica. Ha ricordato quante parole declinate al femminile “diventano luogo comune, con un lieve ammiccamento alla prostituzione”.
Gli attori si sono riuniti sotto la sigla del movimento denominato “Dissenso comune”, impegnato contro le molestie sulle donne nel mondo del cinema e non solo, l’omologo del movimento americano #Me Too nato sulla scia dello scandalo Weinstein.
Divenuto ben presto valvola di sfogo di quanti, almeno una volta nella vita, sono stati vittime di violenze sessuali e hanno scelto di denunciarle pubblicamente. Un accento marcato sul binomio cinema-molestia che ormai è un leitmotiv.
Anno nero per gli incassi italiani, qual è il senso del premio?
In un anno definito tra i più neri per gli incassi italiani, ci si chiede che senso abbia un premio del genere. I dati sono a dir poco sconfortanti secondo i numeri diffusi dall’Anec sui risultati del mercato cinematografico italiano a chiusura dell’anno.
Nessun film è andato oltre i 10 milioni di euro. In termini di incassi la peggior percentuale degli ultimi quattro anni per la nostra cinematografia con 89 milioni di euro di incasso mancati e oltre il 44% di spettatori in meno rispetto al 2016.
E a poco vale il fatto che nei consumi culturali degli italiani la spesa per il cinema sia al primo posto. Secondo un sondaggio dell’Osservatorio mensile Findomestic, in collaborazione con Doxa la spesa per il cinema è in cima alle preferenze culturali degli italiani: scelto da otto persone intervistare su dieci.
A testimoniare l’andamento negativo di quest’anno per il settore del cinema sono anche i dati generali registrati al box office. Rispetto al 2016 si è avuta una diminuzione degli incassi dell’11,63% e un abbassamento anche del numero delle presenze del 12,38%.
Vale a dire, in termini di cifre, che si sono incassati quasi 585 mln di euro per un numero di presenze in sala pari a 92 mln.
Assegnazione dei premi e Giuria dei Premi David di Donatello
Si dovrebbe investire sulla promozione della cultura cinematografica più che sui premi alle pellicole. Riconoscimento assegnato attraverso i voti della Giuria dell’Ente David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano.
Ma da chi è composta la Giuria? Secondo il regolamento dell’Accademia “La Giuria dei Premi David di Donatello è formata:
– dai candidati e dai premiati con il David di Donatello (aggiornati annualmente);
– dai componenti l’Assemblea dei Soci, il Consiglio Direttivo dell’Accademia (l’organigramma è in rete e varia con l’avvicendarsi nelle presidenze degli enti fondatori);
– da esponenti (nominati prima del 2009) della cultura, dell’arte, dell’industria, dello spettacolo – con particolare attenzione alle sue varie categorie tecniche e artistiche – e da personalità rappresentative della società italiana.
I Giurati sono membri dell’Accademia del Cinema Italiano. Non tutti i membri dell’Accademia sono però giurati.”
Premi alla carriera per Stefania Sandrelli, Steven Spielberg e Diane Keaton
Tornando alla serata del Premio, donne protagoniste anche nelle parole di Zingaretti che ha incoronato Claudia Gerini come attrice non protagonista, e in quelle del conduttore Carlo Conti che ha invitato Stefania Sandrelli sul palco per ricevere il premio alla carriera acclamata con una standing ovation.
“Questo premio è il simbolo della realizzazione di un mio grande sogno iniziato nel 1961. Il cinema è tutta la mia vita” queste le parole di Stefania Sandrelli. Premio speciale alla carriera anche per Steven Spielberg e Diane Keaton.
Donne anche le ospiti musicali, sul palco Giorgia, Carmen Consoli e Malika Ayane che anno interpretato in acustica tre loro brani divenuti colonne sonore di altrettanti film di successo.
David Di Donatello 2018 firmato Rai (ed anche i premi assegnati)
Adam Kadmon direbbe: “Coincidenze? No, io non credo”.
Spopola sui social la polemica rispetto al David di Donatello 2018 ed i premi assegnati.
“I David tornano in Rai e vincono solo film Raicinema. Coincidenze. #David2018”
Commenti come questi fioccano sui social e sul “webbe”. In buona sostanza a confermare il “flop” non sarebbero soltanto i dati di ascolto e lo share ma anche i commenti ed il dissenso del popolo dei social che, come sappiamo, “non le manda di certo a dire”.
L’elenco delle categorie e dei premi assegnati
Miglior film
Ammore e malavita, regia di Manetti Bros.
Migliore attrice non protagonista
Claudia Gerini – Ammore e malavita
Miglior scenografo
Deniz Gokturk Kobanbay, Ivana Gargiulo – Napoli velata
Miglior attore non protagonista
Giuliano Montaldo – Tutto quello che vuoi
Miglior costumista
Daniela Salernitano – Ammore e malavita
Massimo Cantini Parrini – Riccardo va all’inferno
Migliore autore della fotografia
Gian Filippo Corticelli – Napoli velata
Miglior regista esordiente
Donato Carrisi – La ragazza nella nebbia
Miglior musicista
Pivio e Aldo De Scalzi – Ammore e malavita
Migliore sceneggiatura originale
Susanna Nicchiarelli – Nico, 1988
Migliore attrice protagonista
Jasmine Trinca – Fortunata
Miglior attore protagonista
Renato Carpentieri – La tenerezza
Miglior truccatore
Marco Altieri – Nico, 1988
Miglior acconciatore
Daniela Altieri – Nico, 1988
Miglior regista
Jonas Carpignano – A Ciambra
Migliore canzone originale
Bang bang (musica di Pivio e Aldo De Scalzi, testo di Nelson, interpretata da Serena Rossi) – Ammore e malavita.
Migliore sceneggiatura adattata
Fabio Grassadonia e Antonio Piazza – Sicilian Ghost Story
Miglior montatore
Affonso Gonçalves – A Ciambra
Miglior produttore
Luciano Stella e Maria Carolina Terzi per Mad Entertainment e Rai Cinema – Gatta Cenerentola
Miglior documentario di lungometraggio
La lucida follia di Marco Ferreri, regia di Anselma Dell’Olio
Migliori effetti digitali
Mad Entertainment – Gatta Cenerentola
Miglior suono
Adriano Di Lorenzo, Alberto Padoan, Marc Bastien, Éric Grattepain, Franco Piscopo – Nico, 1988
Miglior cortometraggio
Bismillah, regia di Alessandro Grande
Miglior film dell’Unione Europea
The Square, regia di Ruben Östlund
Miglior film straniero
Dunkirk, regia di Christopher Nolan