Deciso il numero chiuso anche per gli studi umanistici alla Statale

Deciso il numero chiuso anche per gli studi umanistici alla Statale

Nonostante le dure proteste degli studenti dei giorni scorsi il Senato Accademico della Statale, ha approvato l’inserimento del numero chiuso nella Facoltà di Studi Umanistici.
Con 18 voti favorevoli su 35 presenti il Senato Accademico ha avallato l’imposizione del Rettore Vago sulla Facoltà di Studi Umanistici, già espressasi contro il provvedimento.

Le proteste

Centinaia di studenti e docenti hanno manifestato per un’università aperta a tutti e tutte; all’arrivo dei Senatore si sono distesi a terra davanti a loro: “non calpestate la volontà degli studenti”. Nei giorni scorsi la maggioranza dei docenti della Facoltà (150) aveva indirizzato al Senato una petizione che chiedeva di rispettare la volontà democraticamente espressa dalla comunità accademica.

“La motivazione politica del provvedimento, così come la logica che vi sottostà, è stata chiarita dal fatto che il numero massimo di studenti imposto dal Senato è inferiore alla numerosità consentita dalla legge – continua Davide Quadrellaro – Crediamo inoltre che la battaglia di oggi  non riguardi solo il numero chiuso, ma chiami in causa il generale modo di procedere dell’attuale amministrazione. La decisione di disinvestire in queste aree disciplinari va infatti di pari passo col trasferimento delle facoltà scientifiche ad Expo, manovra che, se andasse in porto, comporterebbe una grossa spesa per l’Ateneo.”

Seicento posti in meno

«Tagliati» quasi 600 posti, rispetto agli ingressi di quest’anno. Occorre limitare il numero di matricole, i dipartimenti puntano sul test di autovalutazione non vincolante ed escludono lo sbarramento. Unica eccezione è Lingue, che decide per il numero programmato, gli altri cinque corsi restano aperti.

Numero chiuso e subito. Ecco allora i posti disponibili, il 20 per cento in meno: 530 a Filosofia dove le matricole quest’anno erano 739, a Lettere erano 545 e possono entrare in 550, 500 i posti a Beni culturali dove erano 646, 230 a Geografia contro i 283 iscritti di quest’anno e 480 a Storia, ed erano 651. Questa la programmazione per il 2017-2018. Alla Statale restano dunque soltanto quattro corsi «aperti». Sono a numero chiuso 75 su 79. La mobilitazione continua e la protesta è indirizzata a Roma.

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