Def: ok del governo. Gentiloni: “Non sarà una manovra depressiva”
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato la nota di aggiornamento al def 2017, il documento di economia e finanza.
Le dichiarazioni del premier
“L’aggiornamento del quadro economico-finanziario è positivo ed è sempre importante quando l’aggiornamento modifica la situazione in meglio. I numeri della crescita sono più alti e più solidi delle previsioni precedenti – ha affermato il premier – E’ il momento di prendere atto che questo percorso portato avanti in questi anni ha dato i suoi frutti e lo dobbiamo proseguire”.
“Nella seconda metà di ottobre” proporremo “al Parlamento una legge di stabilità che certamente non sarà depressiva, non sarà un elemento di freno alla tendenza positiva dell’economia” ha proseguito Gentiloni.
Debito pubblico in discesa
“I dati per il 2015 evidenziano l’abbattimento del debito-pil di qualche decimale, nel 2017 nei dati che ancora non tengono conto dell’Istat noi prevediamo un abbattimento del debito che scende nel 2017 anche tenendo conto delle somme messe a disposizione per il sistema bancari” ha poi precisato il ministro dell’economia Padoan sostenendo che “la fiducia sui mercati aumenterà”. Il debito sarà al 131,6% quest’anno e al 129,9% rispetto al Pil nel 2018, i dati forniti dal ministro di via XX settembre che ha ipotizzato il pareggio di bilancio per il 2020.
L’elogio al governo Renzi
“I risultati economici che sono stati resi possibili dalle riforme varate dal governo Renzi e che noi abbiamo proseguito ci hanno consentito una discussione con l’Ue che ha portato margini favorevoli di finanza pubblica e che ci porterà a proporre al Parlamento una legge di bilancio non depressiva, che non sarà un freno alla tendenza positiva dell’economia”, ha commentato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al termine del cdm.
Cartelle esattoriali e pensioni
“Quella delle cartelle esattoriali è una delle tante misure che stiamo valutando, vedremo”, ha detto il minsitro interpellato sulla questione. Sulle pensioni invece è intervenuto direttamente il presidente del Consiglio, spiegando che “i margini per discutere ci
sono sempre, ma non per fare operazioni generalizzate. Valuteremo delle operazioni puntuali”.