della malattia: scopriamo come è morto Stefano D’Orazio, il batterista dei Pooh
Stefano D’Orazio, noto batterista dei Pooh, è morto il 6 novembre 2020 a causa del Covid-19 e di una malattia autoimmune. Aveva 72 anni e lascia un grande vuoto nel mondo della musica. Dalla sua carriera con i Pooh ai successi da solista, ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. I suoi ex colleghi lo ricordano con affetto e ammirazione, sottolineando il suo ruolo fondamentale nella band. Questa sera, i Pooh saranno ospiti a “Cento”, un omaggio ai 100 anni della Radio e ai 70 della televisione in Italia, dove si esibiranno con i loro più grandi successi.
La scomparsa di Stefano D’Orazio: un grande vuoto nel mondo della musica
Stefano D’Orazio, celebre batterista dei Pooh, è scomparso il 6 novembre 2020 all’età di 72 anni a causa di complicazioni legate al Coronavirus. La sua morte ha lasciato un grande vuoto nel cuore della sua famiglia, degli amici e dei fan che lo hanno sostenuto per anni. Ricoverato presso il Policlinico Gemelli di Roma, dopo aver contratto il virus, le sue condizioni si erano inizialmente stabilizzate, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Nato a Roma nel 1948, D’Orazio ha dedicato la sua vita alla musica.
Non solo il Covid è stato il fattore determinante della sua morte, ma lottava da anni contro una malattia autoimmune infiammatoria. La moglie Tiziana Giardoni ha svelato che, nonostante le cure, le sue difese immunitarie erano basse, rendendolo vulnerabile all’infezione. Pur essendo sposato con Tiziana Giardoni dal 2017, dopo una convivenza decennale, nessuno conosceva le sue condizioni di salute se non la moglie stessa.
La carriera di D’Orazio è stata illustre, sia all’interno dei Pooh che come solista. Con la band dal 1971 al 2009, ha ricoperto diversi ruoli e ha contribuito al successo dei brani che hanno segnato la storia della musica italiana. Anche da solista ha ottenuto importanti successi, pubblicando quattro album che hanno consolidato la sua reputazione nel panorama musicale.
I Pooh hanno ricordato con affetto Stefano D’Orazio durante un’intervista a Verissimo, rivelando dettagli sul suo ruolo all’interno della band. Inoltre, la band sarà ospite a ‘Cento’, uno show dedicato ai festeggiamenti per i 100 anni della Radio e i 70 della televisione in Italia, in onda su Rai Uno. Durante la puntata, i Pooh si esibiranno con alcuni dei loro più grandi successi, rendendo omaggio al compianto batterista.
La vita e la carriera di Stefano D’Orazio
Stefano D’Orazio ha lasciato un grande vuoto nel mondo della musica italiana con la sua scomparsa. Il noto batterista dei Pooh, famoso per la sua versatilità e talento, ha conquistato il cuore di milioni di fan con la sua musica e le sue performance emozionanti. La sua carriera musicale è stata segnata da numerosi successi e collaborazioni che lo hanno reso una figura iconica nel panorama musicale italiano.
Nonostante le sfide personali che ha dovuto affrontare, come la malattia autoimmune infiammatoria, Stefano D’Orazio ha continuato a dedicarsi alla sua passione per la musica con determinazione e talento. Il suo impegno e la sua dedizione alla sua arte lo hanno reso un punto di riferimento per molti artisti e amanti della musica in Italia e nel mondo.
La sua presenza nei Pooh è stata fondamentale per il successo della band e la sua partecipazione attiva nella gestione del gruppo ha contribuito in modo significativo alla crescita e alla longevità della band. Il suo ruolo di responsabile manageriale ha permesso ai Pooh di mantenere una coesione e una professionalità che li ha resi una delle band più amate e apprezzate della storia della musica italiana.
La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi fan, dei suoi colleghi e della sua famiglia. La sua musica e il suo talento resteranno per sempre nell’immaginario collettivo, come testimonianza di un artista straordinario che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. Il suo ricordo e il suo contributo alla musica resteranno vivi per sempre, continuando a ispirare generazioni future di artisti e musicisti.
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