Desalinizzazione e circolarità: Il piano della Catalogna per affrontare la crisi idrica

Desalinizzazione e circolarità: Il piano della Catalogna per affrontare la crisi idrica

Il governo della Catalogna ha annunciato un piano da 2,3 miliardi di euro entro il 2040 per affrontare la grave carenza d’acqua. L’obiettivo è garantire la sicurezza idrica e diminuire la dipendenza dalle precipitazioni. Verranno costruiti impianti di desalinizzazione e si lavorerà sulla circolarità dell’acqua. Il precedente presidente aveva previsto 12 impianti di desalinizzazione, mentre il nuovo piano prevede anche la deviazione delle acque reflue per renderle potabili. Il governo mira a ottenere il 70% dell’acqua da fonti diverse dai bacini entro il 2027 e a garantire la sicurezza idrica.

La Catalogna si prepara a fronteggiare la carenza di acqua con investimenti miliardari

Il governo regionale della Catalogna ha annunciato un piano ambizioso per risolvere i problemi cronici di carenza idrica che hanno colpito la regione negli ultimi anni. Con un investimento di 2,3 miliardi di euro entro il 2040, l’obiettivo è garantire la sicurezza idrica e ridurre la dipendenza dalle precipitazioni.

Una delle principali iniziative previste è la costruzione di un nuovo impianto di desalinizzazione dell’acqua di mare nel nord della Costa Brava, con un costo stimato di 200 milioni di euro. Inoltre, si sta lavorando alla deviazione delle acque reflue verso fiumi vicini, come il Besòs e il Llobregat, per riutilizzarle in impianti di trattamento e per l’irrigazione agricola.

Il governo regionale ha adottato un approccio circolare alla gestione dell’acqua, mirando a ridurre gli sprechi e a massimizzare il riutilizzo delle risorse idriche disponibili. Si prevede anche un intervento per riparare le perdite di lungo periodo nelle infrastrutture idriche delle città limitrofe.

Nonostante le recenti piogge, la siccità non è ancora completamente risolta e la regione si prepara ad affrontare un futuro sempre più arido a causa dei cambiamenti climatici. Con un aumento degli investimenti rispetto al piano precedente, la Catalogna si impegna a ottenere una percentuale maggiore di acqua da fonti non basate sui bacini idrici e a migliorare la gestione complessiva delle risorse idriche della regione.

La Catalogna investe nella sicurezza idrica per contrastare la siccità

Il governo regionale della Catalogna si è posto l’obiettivo di risolvere i problemi di carenza idrica che hanno colpito la regione negli ultimi quattro anni. Con un investimento di 2,3 miliardi di euro entro il 2040, si mira a garantire la sicurezza idrica e ad evitare gravi episodi di scarsità di risorsa idrica.

Uno dei progetti chiave è la costruzione di un impianto di desalinizzazione dell’acqua di mare nel nord della Costa Brava, con un costo stimato di circa 200 milioni di euro. Inoltre, si stanno portando avanti lavori per la deviazione delle acque reflue verso il fiume Llobregat e per la costruzione di impianti di trattamento delle acque a Mataró e Figueres.

Il governo regionale sta adottando un nuovo modello di gestione dell’acqua, passando da un approccio lineare a uno circolare. L’obiettivo è di utilizzare in modo più efficiente le risorse idriche disponibili, riparare le perdite delle tubature e ridurre la dipendenza dalle precipitazioni.

Nonostante le recenti piogge, la siccità rimane una minaccia e il governo catalano continua a lavorare per garantire la sicurezza idrica della regione. Con nuove strategie e investimenti, si prevede di ottenere una maggiore indipendenza dalle risorse idriche tradizionali e di affrontare con successo le sfide legate ai cambiamenti climatici.

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