Di Maio a Confcommercio: “L’Iva non aumenterà, imprese più libere”
Di Maio a Confcommercio: “L’Iva non aumenterà, imprese più libere”. Questi gli argomenti principali che ha trattato il neo Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico in occasione dell’assemblea di Confcommercio, tenutasi ieri. Disinnescare l’aumento dell’Iva, migliorare gli strumenti anti-evasione, garantire un salario minimo ai lavoratori e semplificare le procedure legislative. Questi sono soltanto alcuni gli obiettivi del “governo del cambiamento” per combattere l’evasione e rilanciare l’economia italiana.
Di Maio a Confcommercio: “imprese più libere”, lotta alla burocrazia
Parla, in qualità di Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, il vicepremier grillino, Di Maio, all’assemblea di Confcommercio che si è tenuta ieri. Dopo la fiducia da parte di Senato e Camera, il “Governo del cambiamento” è pronto a partire. Di Maio tiene così il suo primo discorso all’assemblea di Confcommercio, rivolgendosi direttamente agli imprenditori. “Semplificazione” è la parola d’ordine del suo discorso. L’obiettivo del ministro è, infatti, quello di alleggerire e semplificare la legislazione. “La mia grande preghiera al Parlamento, che si avvia a partire con i suoi lavori presumibilmente entro la prossima settimana, è non bombardate i cittadini di leggi, semmai alleggeriteli. Ce ne sono fin troppe”. Così ha esordito Di Maio.
“C’è troppa certificazione da compilare per accedere agli incentivi e anche al codice degli appalti. Dobbiamo togliere qualcosa perché è diventato così complicato che terrorizza.” Secondo il Ministro, dunque, il trucco per far decollare le imprese che creano lavoro, tecnologia e sviluppo è quello di lasciarle in pace. “Bisogna agevolare e semplificare le modalità per accedere anche ad altri programmi, al fondo garanzia, a tutto il sistema degli incentivi, per esempio gli sgravi sull’energia per le imprese. Tante persone hanno i requisiti poi mollano perché c’è troppa certificazione da compilare”.
Di Maio a Confcommercio: “L’Iva non aumenterà, aboliremo spesometro e redditometro”
La lotta alla burocrazia non è l’unico obiettivo presentato dal Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico all’assemblea di Confcommercio. Di Maio ha parlato anche di salario minimo per i lavoratori, semplificazione degli strumenti anti-evasione, di abolizione di spesometro e redditometro e di Iva. Proprio su quest’ultima, il vicepremier rassicura gli imprenditori. “L’Iva non aumenterà e le clausole di salvaguardia saranno disinnescate”. L’intenzione del nuovo governo è, invece, quella di abolire spesometro e redditometro. Secondo di Maio, queste infatti “hanno reso schiavi quelli che producono valore”. Il Governo giallo-verde intende, poi, inserire l’onere della prova “perché siete tutti onesti ed è onere dello Stato provare il contrario”, ha aggiunto Di Maio.
Di Maio a Confcommercio: “Salario minimo ai lavoratori”
Di Maio a Confcommercio. Rivolgendosi, poi, direttamente ai lavoratori, il vicepremier annuncia un altro obiettivo del Governo: l’introduzione di un salario minimo garantito. “Per tutta la generazione fuori dalla contrattazione nazionale va garantito un salario minimo, almeno fino a che non si arriva alla contrattazione. Il lavoro nobilita l’uomo fino a che ti dà la soddisfazione di arrivare a fine mese.”
A sorpresa, le parole del vicepremier grillino ricevono l’approvazione di centro destra e di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. “Prendiamo atto che Di Maio sta già modificando il contratto di governo. Lasciare libertà di impresa, invertire l’onere della prova sui contenziosi fiscali, realizzare le infrastrutture riformando l’illeggibile Codice degli appalti. Queste sono proposte di schietta marca Forza Italia e centrodestra”, ha affermato la Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato. Anche il presidente Campano accoglie favorevolmente le proposte di Di Maio. “Sul nuovo codice degli appalti Luigi Di Maio ripropone le stesse osservazioni critiche che ho fatto da solo, già da due anni. Mi aspetto modifiche rapide e conseguenti.”