Diabete 1, scoperto anticorpo che predice la malattia con un prelievo
Importante scoperta nella lotta al diabete. È stato identificato un anticorpo “spia” in grado di predire la malattia quando il soggetto è ancora sano. La presenza dell’anticorpo prevede l’insorgenza del diabete giovanile con anni di anticipo, per salvare le cellule del pancreas dalla distruzione e scongiurare il rischio di diventare dipendenti dall’insulina fin dalla giovanissima età.
Lo studio
L’efficacia della scoperta è stata verificata nel 91% dei casi, come dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Diabetologia dall’Università Campus Bio-Medico (UCBM) di Roma in collaborazione con la Queen Mary University di Londra. I ricercatori stanno già lavorando per sviluppare un test del sangue capace di prevedere il rischio concreto di sviluppare il diabete di tipo 1, una malattia che solo in Italia colpisce oltre 300mila persone, con il numero dei casi diagnosticati in crescita del 3% all’anno.
Il lavoro, condotto sotto la guida di Paolo Pozzilli, ordinario di Endocrinologia e Malattie metaboliche al Campus Bio-Medico, ha utilizzato i dati raccolti da uno studio svedese che aveva seguito per circa 20 anni una popolazione di oltre 17 mila soggetti, valutando nel tempo, su questo maxi-campione, l’incidenza nello sviluppo del diabete di tipo 1. Per riuscire nell’intento, le persone erano state monitorate con prelievi ematici eseguiti periodicamente, fin dalla nascita. Il team di Pozzilli ha utilizzato i campioni di siero di questi soggetti, verificando l’eventuale presenza nel sangue di questo auto-anticorpo – rivolto contro una forma di insulina modificata da processi ossidativi – insieme a quella degli altri quattro tipi di bio-marcatori standard, attualmente utilizzati per la diagnosi del diabete di tipo 1.
Cos’è il diabete di tipo 1
Il diabete di tipo 1 è una patologia autoimmune che porta il sistema immunitario a riconoscere come estranee e dannose le cellule del pancreas che producono l’insulina (beta-cellule) e quindi ad attaccarle e distruggerle, fino a causare un deficit assoluto di quest’ormone nell’organismo.
Questa forma è favorita talvolta da predisposizioni genetiche o esposizione a fattori ambientali non ancora ben identificati. Si sviluppa in genere durante gli anni dell’adolescenza, ma può comparire anche in età neonatale o nei giovani adulti: circa il 30% dei casi di diabete di tipo 1 è infatti diagnosticato in età adulta.
L’importanza della diagnosi precoce
Si è scoperto che i giovani pazienti diabetici, già molti anni prima della comparsa della malattia, presentano nel sangue un particolare auto-anticorpo (chiamato oxPTM-INS-Ab) che è diretto contro una forma di insulina alterata da processi ossidativi, ovvero “arrugginita” dai radicali dell’ossigeno generati nel corso di un processo infiammatorio: questa particolare insulina modificata in pratica non viene più riconosciuta dall’organismo come prodotto autoctono e finisce per essere “bombardata” dal sistema immunitario.