Disoccupazione stabile al 12%, quella giovanile al 40,1%
A dicembre il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15-24enni sale ancora: di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente, e si attesta al 40,1%. Il tasso a dicembre è del 12%, stabile su novembre e in rialzo di 0,4 punti su dicembre 2015, come comunica l’Istat.
Per quanto riguarda l’Eurozona il tasso di disoccupazione a dicembre è sceso invece al 9,6% (pari a 15,571 milioni di senza lavoro) dal 9,7% di novembre, con un guadagno di 121 mila posti
L’Istat ricorda che nel calcolo dei disoccupati sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. Il tasso di occupazione dei 15-24enni rimane stabile, mentre quello di inattività cala di 0,1 punti.
Nelle restanti classi di età il tasso di occupazione a dicembre aumenta tra i 25-34enni (+0,8 punti percentuali), rimane stabile tra i 35-49enni e cala tra gli ultracinquantenni (-0,2 punti). Il tasso di disoccupazione cala tra i 25-34enni (-0,9 punti), mentre aumenta nelle classi 35-49 anni (+0,1 punti) e 50-64 anni (+0,4 punti). Il tasso di inattività cala tra i 25-34enni (-0,1 punti) mentre rimane invariato tra gli ultratrentacinquenni.
Guardando alla media degli ultimi tre mesi, informa l’Istat, il tasso di occupazione aumenta tra gli ultracinquantenni (+0,3 punti percentuali) e diminuisce nelle restanti classi (-0,2 punti nella classe 15-24 anni, -0,3 tra i 25-34enni, -0,1 tra i 35 e i 49 anni). Il tasso di disoccupazione rimane stabile tra gli ultracinquantenni e cresce nelle restanti classi (+1,6 punti tra i 15-24enni, +0,2 tra i 25-34enni, +0,3 punti tra i 35-49enni).
Il tasso di inattività aumenta tra i 25-34enni (+0,2 punti) mentre cala nelle restanti classi di età (-0,4 punti tra i 15-24enni, -0,1 tra i 35-49enni, -0,3 tra gli ultracinquantenni). Nell’arco di un anno il tasso di occupazione cresce in tutte le classi di età con variazioni comprese tra +0,1 punti percentuali per i giovani di 15-24 anni e +1,8 punti per gli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione rimane stabile tra gli ultracinquantenni e cresce nelle restanti classi (+1,8 punti tra i 15-24enni, +0,3 tra i 25-34enni, +0,5 punti tra i 35-49enni). Il tasso di inattività cala in tutte le classi di età con variazioni comprese tra -0,8 punti per i 35-49enni e -1,9 punti per gli ultracinquantenni.
Al netto degli effetti demografici a dicembre 2016 la performance occupazionale delle persone di 15-34 anni risulta positiva (+27 mila occupati stimati) e la variazione negativa osservata tra gli occupati (-19 mila) risulta interamente determinata dal calo della popolazione in questa classe di età.
Lo spiega l’Istat in un’analisi sulla componente demografica allegata alla nota su Occupati e disoccupati a dicembre 2016. Anche tra i 35-49enni- spiega l’Istituto – il forte calo della popolazione di questa classe di età (-2,0% nell’ultimo anno) influisce in modo decisivo sul calo dell’occupazione: la variazione osservata è pari a -149 mila a fronte di una performance occupazionale al netto dell’effetto demografico, di segno contrario pari a +49 mila.
Tra i 50-64enni la crescita demografica contribuisce ad accentuare l’aumento degli occupati (da +217 mila occupati stimati al netto degli effetti demografici si passa a +350 mila osservati).